L’utilizzo dei social media può essere vantaggioso, ma può diventare dannoso a seconda della quantità di tempo che si trascorre sulle piattaforme, del tipo di contenuto che viene consumato o a cui si è altrimenti esposti e del grado in cui si interrompono attività essenziali per la salute come il sonno e l’attività fisica.
Secondo il rapporto del Surgeon degli Stati Uniti del 2023 gli adolescenti sono influenzati dai social media in modi diversi. Tra i vantaggi, gli adolescenti dicono che i social media li aiutano a sentirsi più accettati (58%) – come se avessero persone che possono sostenerli nei momenti difficili (67%), come se avessero un posto dove mostrare il loro lato creativo (71%) – e più connessi a ciò che accade nella vita dei propri amici (80%).
L’uso dei social media può essere però per alcuni eccessivo e problematico.
Gli adolescenti, dai 10 ai 19 anni, stanno attraversando un periodo molto delicato di sviluppo del cervello. Nella prima adolescenza, quando si formano identità e senso di autostima, lo sviluppo cerebrale è particolarmente suscettibile alle pressioni sociali, alle opinioni dei pari e al confronto tra pari che vengono amplificate tramite i social network . L’uso frequente dei social media può portare a risultati distinti nel cervello in via di sviluppo nell’amigdala (importante per la sfera emotiva apprendimento e comportamento) e nella corteccia prefrontale (importante per il controllo degli impulsi, regolazione emotiva e moderazione del comportamento sociale) e potrebbe aumentare la sensibilità alle ricompense e alle punizioni sociali. Perciò gli adolescenti sperimentano una maggiore sensibilità emotiva rispetto alla comunicazione e alla natura interattiva dei social media.
Ricerche recenti mostrano che gli adolescenti che trascorrono più di tre ore al giorno sui social media (la media giornaliera secondo un recente studio sarebbe pari a tre ore e mezzo) corrono il doppio del rischio di sperimentare scarsi risultati di salute mentale, come sintomi di depressione e ansia.
I social media possono inoltre aumentare l’insoddisfazione del corpo, i comportamenti alimentari disordinati, il confronto sociale e la bassa autostima, specialmente tra le ragazze adolescenti ma non solo, mettendole di fronte a immagini o video di individui o realtà apparentemente perfette ma che di fatto sono frutto di filtri e non coincidono con la realtà o ne mostrano unicamente una piccola parte. Alla domanda sull’impatto dei social media sulla propria immagine corporea, il 46% degli adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni ha affermato che i social media li fanno sentire peggio, il 40% ha detto che non li fa sentire né meglio né peggio, e solo il 14% ha detto che li fa sentire meglio.
Infine gli adolescenti, con meccanismi quali i reels di instagram o lo scroll di tik tok, che richiedono un’attenzione costante di breve durata (15,30 secondi, massimo un minuto) fanno sempre più fatica a mantenere l’attenzione e la concentrazione per un tempo prolungato e, attraverso i meccanismi di ricompensa innescati dai social (like, notifiche…), sono portati a ricercare un’approvazione e convalidazione continua, prestando sempre più attenzione ai media e riducendo le interazioni dal vivo, la propria produttività e possibili esperienze.