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Utilizzare i social network è ormai diventato un punto fondamentale della nostra quotidianità e se da una parte ci permette di conoscere persone o argomenti nuovi, dall’altra, le conseguenze negative che essi portano possono essere gravi.

Ormai ad utilizzare le piattaforme come Instagram o TikTok sono davvero tutti, dagli anziani ai bambini. Nel primo caso, le persone più grandi, non conoscendo bene la rete, rischiano di esporsi più del dovuto e mettere a rischio la loro privacy e quella dei loro cari. Stessa cosa avviene per i bambini che possono finire in un lato oscuro della rete. Le nuove generazioni non hanno conosciuto le fiabe o i libri per l’infanzia, tutto ciò che fanno per passare il tempo si limita alla visione di contenuti social. Una grande colpa è dei genitori che non limitano l’uso di apparecchi tecnologici ai figli e che soprattutto non controllano i contenuti che possono essere visionati.

Purtroppo molte persone sono prive di senso critico e questo li porta a seguire utenti tossici che condividono la loro negatività. È con le “challenges” ovvero sfide che alcuni profili portano i ragazzi a compiere gesti estremi e pericolosi che possono portare alla morte. Ricordo ancora la bambina che per una sfida su TikTok si è tolta la vita, scioccando un’intera nazione.

In una società in cui apparire è più importante dell’essere, si tende a mostrare sui social network solo la parte migliore della propria vita, una realtà fatta di sorrisi e grandi emozioni, tralasciando i momenti di difficoltà e gli ostacoli che ognuno di noi incontra quotidianamente. Questo voler mostrare agli altri la propria perfezione porta gli adolescenti a mettere in dubbio i loro sentimenti. Le nuove generazioni sono più soggette a depressione, attacchi di panico, stress e disturbi alimentari.

Scrollando sui social veniamo inglobati in questo tunnel di finzione, fatto di emoji, cuori e like. Tralasciando che ciò che vediamo non è la vita vera e che per raggiungere degli obiettivi non si può perdere tempo passando da una piattaforma all’altra. Dovremmo iniziare a lavorare su noi stessi, per diventare la nostra versione migliore, al posto di soffermarci sulla vita che gli altri ci vogliono mostrare.

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