L’uso dei social per affrontare tematiche gravi e complesse come le guerre o
come la recente pandemia Covid 19 rischia di banalizzare gli eventi, privandoli
del loro reale significato.
Sul web si trovano infatti enormi quantità di informazioni che non hanno alcuna
validità storica, culturale o scientifica. Le discussioni sui social vengono così
private del valore della verità e della complessità e le persone che vi prendono
parte esprimono opinioni personali poco fondate, come se fossero esperti della
materia per il solo fatto di aver letto sul web qualche notizia sparsa senza
considerare che si è spesso influenzati appositamente dal diffusore
dell’informazione che tende a farci vedere solo i fatti a favore delle sue idee
senza rendere tutto l’insieme. Inoltre in moltissimi casi i dibattiti assumono i toni
della quotidianità, come se si trattasse di un argomento su cui esprimere le
proprie credenze e preferenze senza però capire realmente la situazione che c’è
dietro. In questo modo le persone presto abbandonano un tema per passare
subito al successivo e sopraggiunge l’abitudine e la necessità di cambiare
rapidamente gli argomenti, finendo per dimenticare e normalizzare situazioni
drammatiche come quelle delle attuali guerre in Ucraina e nella striscia di Gaza.
D’altra parte la rete permette un semplice e comodo accesso alle notizie e
favorisce la discussione di un gran numero di persone ai dibattiti politici e sugli
argomenti salienti della vita di tutti, quindi si tratta di una risorsa molto utile per
arrivare a una grande quantità di persone come ad esempio si può facilmente
intuire dal fatto che spesso nei regimi autoritari sono proprio i social i primi a
essere vietati per non far arrivare idee diverse da quelle imposte dal governo.
Per questa ragione i social secondo me potrebbero comunque essere un nuovo
modo per istruire le nuove generazioni poiché si sentirebbero più incentivate alla
discussione ma resta di fondamentale importanza l’apporto degli studiosi
nell’approfondimento degli argomenti per comprendere davvero la complessità
dei fenomeni geopolitici, storici, culturali che ci circondano e nel mantenere vivo
l’interesse dei cittadini su queste piattaforme. E inoltre bisognerebbe riuscire
anche ad insegnarne un uso intelligente alla popolazione, in particolare
soffermandosi sullo studio delle fonti e l’abilità di scegliere le notizie.
In conclusione, i social possono essere uno strumento efficace di informazione
se usati nella maniera corretta e potrebbero diventare una premessa efficace per
rendere le discussioni più significative ed evitare la banalizzazione che crea
abitudine e desensibilizza la popolazione dai grandi temi di attualità.
Le guerre viste dai social
-
Assuefazione alla guerra: Una Prospettiva sulla Distanza Occidentale
MJ, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
In un mondo sempre più interconnesso, l'”assuefazione da guerra” emerge come un fenomeno complesso, alimentato da una distanza fisica...
-
Uno strumento potente
piadina, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
In questa era digitale, l’accesso illimitato di informazioni, video e immagini hanno fortemente influenzato il nostro modo di ragionare...
-
Quando la guerra diventa la nuova normalità
Francesca Daniele, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
La guerra in Palestina è combattuta da decenni; una dolorosa realtà che ha attraversato generazioni. Il 7 ottobre 2023...
-
Ci siamo assuefatti alle guerre o alle notizie?
bb, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 1
Così come è successo con la Guerra in Ucraina, con le rivolte in Iran o i tumulti in Afghanistan,...
-
I SOCIAL NETWORK, LUOGO DI ASSUEFAZIONE
Alberto Giaquinta, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
L’articolo dell’8 novembre “Israele-Hamas, in rete è già ora dell’assuefazione”, uscito su “Il Sole 24ore”, riporta una ricerca di...
-
A prosito di dinamiche
Rosario Caniglia, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
Dice benissimo Luca Tremolada, siamo assuefatti, quasi prigionieri di una logica assai strana e contorta, già solo a pensarci...
-
SOCIETÀ: VITTIMA DI ASSUFEAZIONE
Tory, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
È sempre più frequente ormai che arrivino notizie sconvolgenti e preoccupanti di cui si parla subito molto, ma dopo...
-
Quanto siamo diventati insensibili alla guerra?
cecilia, , Israele-Hamas: in rete ci siamo già assuefatti alle guerre?, 0
La nostra generazione è abituata a vivere in un contesto in cui l’informazione viaggia a velocità supersonica, ma paradossalmente,...
Articoli recenti
Articoli con più Like
- L’era delle culle glaciali +113
- Tutti online ma disconnessi +107
- Euro Digitale: verso una nuova era +69
- Generazioni sui Social +64
- Donne e lavoro +49
- Il lavoro dei sogni: una grande sfida +41
- Quando l'app meteo non è più affidabile +38
- L’Ilva: necessità o dipendenza? +27
- GIOVANI E LAVORO: AL BIVIO TRA CARRIERA E ASPIRAZIONI PERSONALI +23
- La Ludopatia : il disturbo da gioco d'azzardo +22