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Se in Cina è da ormai molti anni che si cerca di diminuire il valore del tasso di natalità, in Italia si sta cercando di ottenere il processo opposto; infatti, dal 2010 si registra una decrescita costante di questa percentuale, che con il passare degli anni, secondo le stime, continuerà a diminuire, portando l’età media della popolazione italiana a numeri mai visti prima. Ma quali potrebbero essere le ragioni di questa tendenza a non avere figli nel nostro paese? La più probabile delle cause è il fatto che oggigiorno molte meno famiglie riescono a permettersi uno stile di vita dignitoso pur avendo un figlio; la paura più grande, infatti, è quella di non riuscire ad ottenere per il proprio figlio una vita sana e garantirgli un futuro stabile. Questi impedimenti, secondo Skytg24, sono dovuti al fatto che sempre più persone si trovano in difficoltà nel trovare un lavoro ben retribuito che possa garantire il mantenimento di una famiglia, e che, per questo motivo, sempre più giovani tendono a lasciare il paese per cercare la fortuna in altri stati europei e non. Spesso, però, avviene anche il contrario; infatti, nel caso in cui entrambi i genitori possiedano un lavoro molto impegnativo, il problema principale è quello di trovare una sistemazione adatta per il proprio figlio durante la loro assenza, che, nella maggior parte dei casi, si riscontra nella scelta di scuole materne e asili, i quali spesso, però, non sono adatti alle disponibilità economiche della famiglia stessa. Un altro fattore che influisce su questo problema è il cambiamento radicale di quella che è stata per centinaia di anni l’immagine della famiglia; infatti, sempre più frequentemente marito e moglie, dopo il matrimonio, chiedono il divorzio a causa di un’errata scelta del proprio partner di vita. Per esempio, solo nel 2019 le coppie divorziate sono state più di ottantatré mila, mentre nel 2020 circa sessantasei mila. Questo fenomeno comporta ad una graduale diminuzione della natalità, poiché il mantenimento di un figlio da parte di genitori divorziati è nettamente più complicato, dal momento in cui non è sempre detto che uno dei due partner, dopo il divorzio, riesca a condurre lo stesso tenore di vita che conduceva durante la relazione.

Tutte queste cause, però, hanno anche inevitabili ripercussioni in ambito economico; un’elevata età media, infatti, implica un necessario aumento delle spese pensionistiche e sanitarie, e anche una diminuzione della forza lavoro presente nel paese, dal momento in cui molte più persone raggiungeranno l’età pensionata.

Una possibile soluzione, secondo gli esperti, a questa problematica potrebbe essere concentrarsi su quello che è il benessere delle nuove famiglie, agevolando le possibilità di trovare lavori dignitosi e ben retribuiti, necessari per il mantenimento di una famiglia e le tariffe di asili e luoghi di apprendimento essenziali per la crescita del proprio figlio.

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