Ormai è passato più di un mese dal primo attacco del gruppo terroristico Hamas a Israele, ma, nonostante sia un evento relativamente recente e molto importante, sembra che se ne parli sempre di meno. Sorge allora il dubbio riguardo la possibilità che ci siamo abituati al sentirne parlare al punto da normalizzare la questione e non darle più la dovuta importanza.
Questo è già accaduto anche con la guerra in Ucraina della quale, nonostante sia tuttora presente, nessuno parla più dopo qualche mese dal suo inizio, anche se di questo conflitto sembra che se ne sia parlato per un periodo di tempo decisamente più lungo. Qual è il motivo di ciò? La risposta è tristemente semplice: il conflitto ci riguarda in maniera più diretta,infatti l’intera Europa ha dovuto adattarsi a fare a meno del prezioso gas naturale della Russia. Gli attacchi in Israele, per quanto violenti, brutali e drammatici non hanno avuto immediate conseguenze nella vita di tutti i giorni e per questo, dopo un primo periodo di continua discussione, non se ne parla più. Per poter affrontare queste guerre è necessario che tutto il mondo sia informato così da dare ciascuno il proprio contributo e bisogna perciò avere più spirito d’iniziativa e mettersi a ricercare informazioni, poiché le principali fonti di notizie tendono sempre più spesso a smettere di parlarne non appena cala l’interesse pubblico.