È sorprendente scoprire che solo l’1% della popolazione detiene i due terzi delle risorse mondiali e che conseguentemente il distacco fra i ricchi e i poveri nel nostro pianeta è sempre più forte e netto.
La disuguaglianza sociale è sempre esistita e continuerà a essere presente nella storia futura dell’umanità. È quasi impossibile sperare che si possa ritornare all’età dell’oro e alla redistribuzione in modo equo delle ricchezze. Quando facciamo riferimento al termine “disuguaglianza”, tendiamo sempre ad attribuirgli un significato negativo e dispregiativo. Ma non si è mai tenuto conto del fatto che la società, in questo caso, necessita proprio di questa disparità affinché la comunità in sé possa funzionare. Se tutti noi diventassimo miliardari, chi sarebbe ancora disposto a svolgere lavori, come il contadino, l’autista del bus, la bidella, ecc…che sono indispensabili per il funzionamento della società?
Ora immaginiamo che presto questi mestieri verranno sostituiti dall’intelligenza artificiale e, secondo il ragionamento appena citato, la disuguaglianza sociale cessi di esistere poiché i lavori non sarebbero più svolti dall’uomo stesso. Però la realtà non coincide sempre con i piani; infatti a questo punto avremmo bisogno di una richiesta enorme di studiosi specializzati nell’ambito tecnologico e meccanico, con la conseguenza di un ulteriore impoverimento della popolazione.
Quindi, la disuguaglianza da un lato garantisce un buon funzionamento della società, dall’altra però genera abusi eccessivi da parte dei cosiddetti “super ricchi”. Per questo motivo, non bisognerebbe chiedersi se la disuguaglianza sia giusta o meno, poiché nel caso in cui dicessimo che essa è sbagliata allora dovremmo anche ammettere di essere tutti dalla parte del torto. Infatti non ci verrebbe mai in mente di condividere equamente tutti i nostri beni con qualcuno più povero di noi. E a maggior ragione anche i miliardari opporrebbero grandi resistenze ad un certo tipo di condivisione.
Nonostante sia inevitabile che la disuguaglianza faccia costitutivamente parte della società,il fatto che i più ricchi della Terra detengono i due terzi delle risorse, ci deve allarmare. Essi sono i padroni dell’economia mondiale e decidono gli standard della nostra vita. Lo Stato, per evitare il loro eccessivo abuso delle risorse comuni, dovrebbe trovare delle soluzioni che possano ostacolare o rallentare questo processo, attraverso ad esempio degli accordi significativi tra le parti sociali.
Ritengo quindi che attualmente non esista un modello di società che possa soddisfare tutte le necessità dell’uomo, e che la disuguaglianza sociale rimarrà impressa nelle radici della nostra comunità. Infatti se guardiamo indietro nel passato, l’uomo in generale ha sempre cercato di imporre il proprio potere su un altro essere.