I social, al giorno d’oggi, sono diventati uno dei componenti principali della nostra vita. Ma sono davvero così importanti?
Secondo me i social possono essere considerati un’arma a doppio taglio, perchè da un lato, in una società così tecnologicamente avanzata come quella in cui noi viviamo, i social sono un buon modo per mettersi in contatto con persone nuove, che magari vivono lontano da noi. Ma d’altro canto i social prendono il totale possesso della nostra immagine, mettendoci all’oscuro riguardo al modo in cui verrà utilizzata. Perciò i social ci portano a fronteggiare l’ignoto e a fare i conti con i giudizi e con le idee che gli altri si faranno di noi.
Oggi, i social, sono divenatati l’unica fonte di felicità, che attraverso commenti, emoji, like e dislike possono cambiare l’umore di una persona. Questo perchè essi sono, ormai, l’unico modo di relazionarsi con gli altri, l’unica fonte di emozioni. I feedback negativi, infatti possono portare alla depressione, all’anoressia e alla bulimia, perchè il desiderio é quello di piacere a tutti i costi.
Perciò le persone nascondono la propria immagine dietro dei filtri, per sembrare “belle” agli occhi degli altri, per essere accettate, per fronteggiare gli stereotipi ai quali si è giornalmente esposti.
Finora io ho parlato usando il termine “persone”, perchè il problema legato ai social non è da associare solo alla Generazione Z, ma anche a quella dei nostri genitori e dei nostri nonni, che nonostante le iniziali raccomandazioni su questo “mondo digitale”, sono diventati parte della massa, affondando anche loro in questo “loop” infinito.
Cosa accadrebbe se improvvisamente ci fosse un blackout totale di questo “mondo digitale”? Chissà…forse si ricomincerebbe a dare importanza ai veri valori della vita, fatti di sentimenti reali verso persone con le quali poter condividere sentimenti veri QUI E ORA!