I problemi che affliggono la nostra società sono numerosi, tra di essi oggi andremo ad analizzarne insieme solo alcuni, tra cui la povertà assoluta e le disuguaglianze all’interno della società.
La povertà assoluta
Partendo dal presupposto che come riporta l’Istat in un documento riguardo le indagini statistiche sulla povertà: “Il termine povertà, che in prima approssimazione sembra avere un significato chiaro e univoco, sta a indicare un’ampia serie di situazioni anche molto diverse tra loro.”, possiamo allora definire i cittadini in condizione di povertà assoluta come cittadini che non hanno il denaro necessario per acquistare anche solo i beni di prima necessità.
E’ bene però ricordare che la povertà assoluta dipende da un insieme di fattori come la dimensione della famiglia, la sua composizione per età, la regione di appartenenza, la dimensione del comune di residenza e le necessità dei singoli individui (ad esempio se sono in condizione di disabilità).
Nel 2022 le persone in condizione di povertà assoluta erano oltre 5,5 milioni (circa lo 0,6% in più rispetto al 2021) secondo i dati dell’Istat (che al momento sta ancora aggiornando i dati del 2023 e verranno pubblicati nei primi mesi del 2024).
L’aumento della povertà assoluta nel 2022 rispetto all’anno precedente trova nell’inflazione dell’anno 2022 una delle cause che hanno avuto un impatto significativo per le famiglie meno abbienti, dato che gli aiuti di stato non riescono ad adeguarsi in misura tempestiva ed efficace.
Questo aumento della povertà non è causato solamente dall’inflazione, ma è la conseguenza di altri fattori da sempre presenti nella nostra società quali ad esempio la disoccupazione dovuta a cause non controllabili dal lavoratore (trasferimento di settori produttivi in altri paesi che hanno costi della manodopera inferiori) e che non sono state contrastate in modo efficace dai governi (effetti della globalizzazione) non permettendo una ricollocazione dei lavoratori e anche da un abbandono della scolarizzazione da parte dei giovani.
Vi sono poi situazioni che non permettono alle persone di accedere al mercato del lavoro per problematiche dovute a disabilità che hanno necessità di un supporto totale e specifico sia in termini economici che sanitari e che lo Stato in ogni caso cerca di supportare.
Come contrastare la povertà assoluta è un tema molto discusso in questi anni e si è cercato in vari modi di risolverlo, attraverso forme di assistenza (reddito di cittadinanza ad esempio unito ad aiuti per una ricollocazione da un punto di vista lavorativo delle persone), che al momento non si sono dimostrati risolutivi ma solo utili a tamponare una situazione grave contingente.
Ad oggi non c’è una ricetta con cui si possa risolvere il problema, sicuramente l’assistenza da parte dello Stato è necessaria unitamente ad un sforzo, anche dei singoli, per aumentare il numero dei lavoratori attivi.
Disuguaglianze
In Italia le disuguaglianze sono svariate. Quelle di cui si parla più spesso sono le disuguaglianze di genere, di reddito, di accesso all’istruzione (soprattutto per gli stranieri), alle informazioni e alle cure mediche.
Queste disuguaglianze sono radicate all’interno della nostra società e sono difficili da “combattere”. Però da tempo si sta cercando di fare qualcosa al fine di creare una comunità più aperta e meno disuguale.
Lo Stato cerca di eliminare queste disuguaglianze, che spesso hanno effetti negativi sui cittadini, attraverso degli aiuti economici per l’acquisto dei viveri, dei libri scolastici, e così via. Ad esempio con la Legge di Bilancio 2019, il governo aveva introdotto il “reddito di cittadinanza”, grazie al quale erano state reperite delle risorse da utilizzare per la lotta contro la povertà.
Nonostante tutte queste forme assistenziali da parte dello Stato e dei cittadini che cercano di darsi una mano l’un l’altro, certe persone non vogliono uscire dalla situazione in cui si trovano e di conseguenza, i sostegni che lo Stato fornisce, spesso, non raggiungono il loro fine.
Verosimilmente alcune disuguaglianze purtroppo non scompariranno mai, perché non ci potrà mai essere una soluzione applicabile in tutti casi, siccome ognuno ha idee, background e ambizioni diverse.