Con il 2025 diventata popolare la notizia di Trump: gli Stati Uniti andranno su Marte.
È grazie a società come quella di Elon Musk, SpaceX, che questo obiettivo diventerà realtà.
Elon stesso su Twitter ha ammesso che sarà tra poco possibile viaggiare privatamente sui suoi shuttle, i costi però sono altissimi.
Quella tra gli Stati Uniti e le altre nazioni sembra una corsa agli armamenti: una gara in cui il vincitore sarà chi per primo toccherà Marte.
I sistemi tecnologici più sviluppati come quelli della Nasa o di Starlink non beneficeranno solamente l’America, ma anche tutto il mondo.
Nelle recenti catastrofi ad esempio, dall’Italia agli incendi californiani, i satelliti di Elon Musk sono stati usati per rendere possibili e efficaci le comunicazioni di emergenza tra cittadini e forze dell’ordine. Sembra quindi che questa “corsa spaziale” possa essere sia un vanto per le multinazionali americane, che un sistema innovativo per l’esplorazione di nuovi orizzonti e pianeti.
Le vere motivazioni di queste forti ambizioni americane possono essere controverse, c’è ancora molto da capire
