Meccanica quantistica 1024x576

La fisica quantistica è il ramo della fisica che studia, come dice la parola, il quanto, dal latino quantum, che significa quantità. In fisica il quanto è la parte indivisibile di una certa grandezza. Quindi, per ogni grandezza, come litri, grammi o metri, esiste una grandezza minima oltre cui non si può andare. Esistono quindi piccole particelle che costituiscono la materia che ci circonda: gli atomi. L’esistenza di queste particelle era già stata supposta da filosofi greci, ma fu meglio approfondita tra la fine del XVIII secolo e l’inizio del XIX secolo da un chimico inglese, John Dalton, che diede loro il nome di “atomi”, dal latino atomus, “indivisibile”. Dalton sviluppò anche una Teoria atomica, immaginava per gli atomi delle leggi che, in mancanza dei metodi e degli strumenti odierni, furono date per buone. Negli ultimi anni invece alcune di queste leggi sono state smentite, grazie appunto all’uso di tecnologie diverse rispetto a quelle di Dalton. Successivamente, all’inizio del secolo scorso, alcuni scienziati iniziarono a studiare gli atomi e capirono che in quel mondo, perché in fondo è un altro mondo, le leggi della fisica non erano rispettate. Secondo le leggi dell’elettromagnetismo, neutroni e protoni, che formano il nucleo di un atomo, dovrebbero respingersi a vicenda; invece rimangono saldamente incollati grazie a forze atomiche, che la fisica quantistica si occupa di studiare.

Sono stati condotti studi, fatte delle ricerche e alla fine siamo arrivati all’unica cosa a cui stavano mirando i finanziatori: un’arma atomica, capace di radere al suolo una città in pochissimi secondi. Eh, che ci volete fare, l’uomo è fatto così; sei finalmente arrivato alla soluzione che cercavi da una vita e questi arrivano e ti dicono “Ok, se vuoi continuare le tue ricerche, trasformalo in un’arma”.

Per fortuna, dopo un secolo di ricerche e di studi, siamo arrivati a capire come produrre energia pulita utilizzando la fissione nucleare, un processo atomico che adesso non sto a spiegarvi per intero, ma in sintesi è più o meno quello che avviene nelle stelle, e senza scorie radioattive. Questa tecnologia è ancora in fase di sviluppo, ma con il rapido avanzamento della tecnologia, saremo in grado di replicare questo processo.

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