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La COP 29 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Durante questo incontro, i rappresentanti dei paesi partecipanti si riuniranno per discutere e negoziare misure per affrontare il cambiamento climatico, consolidare impegni di riduzione delle emissioni e promuovere la sostenibilità ambientale. 

Nel Novembre 1994 le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria furono colpite da un violento alluvione che causò l’esondazione dei fiumi Po, Tanaro e molti loro affluenti che provocò 70 morti, 500 feriti e 2226 sfollati.

Il presidente Sergio Mattarella si è recato ad Alessandria 30 anni dopo il tragico evento e con il suo intervento ha sottolineato un messaggio cruciale: la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri ambientali devono essere al centro delle politiche pubbliche. La sua riflessione sulla memoria dell’alluvione del 1994 evidenzia come le tragedie non debbano essere dimenticate, ma piuttosto fungere da monito per il futuro.

La sua affermazione che “la natura presenta il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’ecosistema” mette in evidenza una realtà spesso trascurata: le catastrofi naturali sono frequentemente il risultato di scelte sbagliate nella gestione del territorio e della mancanza di una pianificazione sostenibile. È un richiamo alla responsabilità collettiva, non solo da parte delle istituzioni, ma anche della comunità, per adottare un approccio proattivo e lungimirante verso la salvaguardia dell’ambiente.

Inoltre, l’invito a non considerare questi eventi come straordinari ma come parte di un fenomeno ricorrente è fondamentale. Solo riconoscendo la loro frequenza e gravità possiamo sviluppare strategie efficaci per mitigare i rischi e proteggere le vite e le comunità. L’appello di Mattarella a una visione di lungo periodo è quindi non solo pertinente, ma essenziale per affrontare le sfide climatiche che ci attendono.

Purtroppo le guerre hanno bloccato il vertice di Cop 29 ed il risultato è l’accantonamento dei problemi reali delle persone e dei popoli e degli obiettivi a favore del benessere dell’umanità.

La COP 29 è la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Durante questo incontro, i rappresentanti dei paesi partecipanti si riuniranno per discutere e negoziare misure per affrontare il cambiamento climatico, consolidare impegni di riduzione delle emissioni e promuovere la sostenibilità ambientale. 

Nel Novembre 1994 le province di Cuneo, Torino, Asti e Alessandria furono colpite da un violento alluvione che causò l’esondazione dei fiumi Po, Tanaro e molti loro affluenti che provocò 70 morti, 500 feriti e 2226 sfollati.

Il presidente Sergio Mattarella si è recato ad Alessandria 30 anni dopo il tragico evento e con il suo intervento ha sottolineato un messaggio cruciale: la gestione del territorio e la prevenzione dei disastri ambientali devono essere al centro delle politiche pubbliche. La sua riflessione sulla memoria dell’alluvione del 1994 evidenzia come le tragedie non debbano essere dimenticate, ma piuttosto fungere da monito per il futuro.

La sua affermazione che “la natura presenta il conto della costante propensione dell’uomo a trascurare gli equilibri dell’ecosistema” mette in evidenza una realtà spesso trascurata: le catastrofi naturali sono frequentemente il risultato di scelte sbagliate nella gestione del territorio e della mancanza di una pianificazione sostenibile. È un richiamo alla responsabilità collettiva, non solo da parte delle istituzioni, ma anche della comunità, per adottare un approccio proattivo e lungimirante verso la salvaguardia dell’ambiente.

Inoltre, l’invito a non considerare questi eventi come straordinari ma come parte di un fenomeno ricorrente è fondamentale. Solo riconoscendo la loro frequenza e gravità possiamo sviluppare strategie efficaci per mitigare i rischi e proteggere le vite e le comunità. L’appello di Mattarella a una visione di lungo periodo è quindi non solo pertinente, ma essenziale per affrontare le sfide climatiche che ci attendono.

Purtroppo le guerre hanno bloccato il vertice di Cop 29 ed il risultato è l’accantonamento dei problemi reali delle persone e dei popoli e degli obiettivi a favore del benessere dell’umanità.

Beatrice Francese e Giorgia Trapani, liceo scientifico Galileo Galilei 4B

 

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