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La COP, ovvero la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si riunisce ogni anno per discutere sul cambiamento climatico che affligge il nostro pianeta e sulle soluzioni che si potrebbero adoperare per combattere questo fenomeno. Inoltre, la COP si riunisce anche per decidere sugli aiuti economici da fornire ai vari Paesi per combattere la minaccia del cambiamento climatico. Negli ultimi tempi, però, durante queste riunioni si è parlato solo dei versamenti di denaro da fare a tutti i Paesi. Anzi, nell’incontro dell’anno scorso, che ha avuto luogo in Arabia Saudita, i membri della COP non si sono messi d’accordo nè sui versamenti di denaro, nè sui progetti da poter intraprendere per incrementare il processo ecologico.

Secondo me, quello che si dovrebbe fare, è trovare un equilibrio tra i progetti e i versamenti di denaro, perchè in seguito ad un incontro durato 14 giorni, non è accettabile la mancata stesura di un accordo. Lo sviluppo dell’ecologia sul nostro pianeta, dipende dalle decisioni prese dalla COP, e dunque le direttive emesse da quest’ultima devono essere innanzitutto presenti, precise e dettagliate.

Un altro errore commesso dalla COP29 è stato l’esclusione della Cina dai Paesi da finanziare per incrementare l’ecologia. Infatti, quest’ultima, nonostante non sia il Paese con la maggiore produzione pro-capite di gas serra, deve combattere il cambiamento climatico, essendo la maggiore produttrice di gas serra a livello mondiale.

A mio parere, negli ultimi anni, la questione del cambiamento climatico è stata trascurata rispetto al passato, a causa del problema della guerra, il quale sicuramente è di maggiore importanza, perchè riguardala vita di milioni di persone. Però, la questione del cambiamento ambientale non è da trascurare, perchè la situazione diventa più grave ogni momento che passa, e questo mette in pericolo il futuro del nostro pianeta.

Un altro tassello che influisce notevolmente sullo sviluppo dell’ecologia, è costituito dal tipo di investimenti che vengono fatti in questo campo, poichè essi hanno una ricaduta positiva nei Paesi nordici, quali la Svezia e la Danimarca. In questi Paesi la plastica viene riciclata in maniera corretta e molto rigida, usando macchinari appositi e raccogliendola anche nei supermercati. Questo, purtroppo, non accade in Paesi come l’Italia, che ancora nel 2024 non possiede questi macchinari e non ricicla la plastica in modo responsabile.

Concludo dicendo che la lotta al cambiamento climatico non si limita solo alla COP, ma anche noi cittadini possiamo fare la nostra parte, mettendo tanti piccoli mattoncini, che, però, insieme possono formare una muraglia indistruttibile.

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