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Il festival della canzone italiana che si tiene ogni anno, nel mese di febbraio a Sanremo, è uno degli eventi che ricevono più attenzione a livello nazionale e non solo. La scorsa settimana si è tenuta la settantaquattresima edizione che ha raggiunto una media del 60 % di share.

 

Nel palco del teatro Ariston abbiamo assistito a bei momenti, anche toccanti, che vedono portavoce i cantanti e i conduttori. Momenti in ricordo di una persona defunta, come il discorso della madre del ragazzo napoletano GiòGiò o la canzone “La rondine” portata da Angelina Mango in memoria del padre Pino Mango, per la quale la ragazza ha ottenuto una standing ovation da parte dei presenti.

Abbiamo visto i valori dell’amicizia nel momento in cui Geolier, mentre si esibiva è stato fischiato dal pubblico. L’artista e amico Guè gli ha fatto cenno di non curarsene e guardarlo negli occhi, invece. 

Abbiamo riso durante gli scherzi di Fiorello e Amadeus, conduttori che hanno addirittura invitato John Travolta a ballare con loro un tipico ballo dell’età infantile.

 

Veniamo inglobati in questa realtà musicale per una settimana, per poi tornare alla normalità dimenticando il festival fino all’anno successivo. 

 

Vediamo come durante i cinque giorni di gara veniamo estraniati dalle notizie del mondo intero in seguito ad una concentrazione mediatica nei confronti della gara musicale. Molti giornalisti, infatti, trattano il tema tralasciando alcune notizie, che nonostante la loro possibile importanza, passano in secondo piano. 

 

L’attenzione dell’italiano medio si sposta verso argomenti più “futili” dimenticando ciò che ci succede intorno. Fiorello ha affermato che se succedesse qualcosa nei giorni di gara del festival di Sanremo, noi italiani non lo scopriremmo fino a quando questo non termina. La sentenza data dal comico in modo scherzoso non è altro che la pura verità.

 

Il potere mediatico di tale evento viene ampliato dai contenuti delle canzoni in gara, che ricevono critiche e disapprovazioni da parte di opinionisti e personaggi pubblici. Lo abbiamo visto con la canzone “Casa mia” di Ghali e la risposta di Mara Venier.

 

In conclusione, il festival della canzone italiana di quest’anno si è appena concluso, ora, possiamo tornare a parlare dei veri problemi che sono presenti a livello mondiale, almeno fino all’edizione dell’anno prossimo.




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