Dopo solo ventotto giorni nel 2025, già si può confermare l’importanza che ricoprirà lo spazio durante il nuovo anno. Si parla infatti di satelliti Starlink, vacanze di Natale sulla luna e, addirittura, il raggiungimento di Marte ,il gigante rosso, da parte degli Stati Uniti.
Sono ormai tanti anni che si sentono vivi e dibattuti tali argomenti, senza alcun dubbio, noi tutti ne veniamo attratti con gran forza perché la curiosità per qualcosa di così nuovo ed irraggiungibile è cosa comune agli esseri umani.
Per quanto adrenalinica ed interessante, questa corsa spaziale nasconde, a parer mio, un aspetto quasi inquietante. Fino a che punto la scienza rimane tale, senza diventare un modo per le varie potenze mondiali di mostrare il loro immenso potere?
L’esplorazione dell’uomo nello spazio comporta tanti rischi, uno tra tanti è che venga perso il giusto senso dietro ciò, ovvero dietro il motivo per cui finanziare imprese incerte e dai costi esorbitanti. Nel momento in cui tale motivo è l’incessabile voglia dell’uomo di sapere cosa ci sia oltre, ritengo lecita un affannata corsa verso lo spazio.
Contrariamente, se è il desiderio di creare un nuovo ordine mondiale a favore del proprio Paese a spingere l’esplorazione spaziale, preferirei che il nostro immenso cielo venga lasciato in pace, donando a noi uomini quaggiù il privilegio del dubbio.