Per chi avesse le idee confuse, partiamo da un presupposto: il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di voler uscire dalla NATO, il che è un problema per gli altri stati siccome gli U.S.A. sono coloro che producono più armi e investono di più nello sviluppo militare. Di conseguenza, l’Europa dovrebbe gestire la difesa da sola, potendoselo permettere soltanto sottraendo fondi ad altre voci di spesa.
Il nostro Capo di Stato Maggiore della difesa, il generale Luciano Portolano, dichiara che per le comunicazioni militari, in caso di guerra, le stazioni radio non sono affidabili siccome sono facilmente abbattibili e quindi abbiamo bisogno di satelliti per le telecomunicazioni militari e per uso comune. Per risolvere questo problema, l’Unione Europea sta investendo 10.6 miliardi di euro in un progetto chiamato IRIS2, il quale consiste nel costruire dei satelliti direttamente nell’UE, con il vantaggio di possederli ma lo svantaggio di tempi lunghi di realizzazione. Il generale Portolano non ha escluso di comprare i satelliti di Starlink, l’azienda del famoso Elon Musk, ma è anche vero che è pericoloso comprarli da un paese estero e da un privato cittadino che, per giunta, collabora politicamente con il presidente Donald Trump.
Ciascuna delle due opzioni ha dei pro e dei contro:
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IRIS2 sarebbe di nostra proprietà e di conseguenza non ci dovremmo preoccupare delle conversazioni registrate. Di contro, il progetto richiederebbe molto tempo prima di essere messo a terra e in più, una volta lanciati i primi satelliti, questi sarebbero pochi e non potremmo essere certi della loro immediata efficacia.
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Starlink ha il grosso vantaggio di avere già operativamente in orbita più di 6000 satelliti, che sarebbero efficaci e in esecuzione dopo breve tempo. Dall’altro lato, dobbiamo sottolineare che Elon Musk è un privato cittadino estero che è molto vicino politicamente al presidente Donald Trump. Di conseguenza, in caso di guerra Musk avrebbe accesso a tutte le trascrizioni delle comunicazioni militari che potrebbe consegnare a Trump; quindi le nostre comunicazioni militari riservate sarebbero nelle mani di un paese molto potente economicamente e militarmente.
Credo che nessuna delle due opzioni sia da escludere e la decisione non debba essere presa a cuor leggero. A mio avviso, nel lungo periodo Starlink è inaffidabile anche a causa delle mire “imperialistiche” di Trump. Pertanto, sarebbe ragionevole utilizzare i satelliti di Musk solo nell’attesa che siano pronti quelli dell’Unione Europea.