Tra pochi giorni ci ritroveremo nuovamente davanti alla TV per fare il countdown e dare il benvenuto al 2025. In quel momento tutti i nostri pensieri saranno rivolti a cosa vorremmo che accadesse e ai progetti che speriamo di realizzare nel nuovo anno. Prima però dobbiamo riflettere su ciò che è accaduto nel 2024: abbiamo realizzato i nostri sogni? Completato i nostri progetti? Che cosa è accaduto quest’anno?
Il 2024 è stato un anno bisestile, l’anno del Drago, secondo il calendario cinese, e ha visto accadere eventi politici, sociali e sportivi che non dimenticheremo facilmente.
Come il 2023, anche l’anno che sta giungendo al termine è stato segnato dai conflitti in Europa e in Medio Oriente.
Sono passati ormai quasi tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina e quest’anno anche lo Stato governato da Zelensky ha compiuto alcuni attacchi al territorio russo; nonostante si sia sentito parlare di tregua, nell’ultimo mese Mosca ha intensificato gli attacchi e la fine sembra ancora lontana. Il conflitto, però, non è l’unico avvenimento di cui si è resa protagonista la Russia. A febbraio di quest’anno le autorità dello Stato hanno dichiarato la morte di Aleksej Navalny nella colonia penale artica per complicazioni sorte successivamente ad diverse malattie e a marzo si sono tenute le elezioni presidenziali che hanno visto Vladimir Putin riconfermato al governo della nazione con quasi il 90% di voti.
Inoltre abbiamo “celebrato” il primo anniversario del 7 ottobre, il giorno dell’attacco delle milizie di Hamas che diede inizio al conflitto tra Israele e Palestina. Il 2024 ha dato modo agli israeliani di mostrare tutta la loro potenza e abbiamo visto l’enorme distruzione che hanno portato nella striscia di Gaza. Il conflitto si è esteso anche negli Stati confinanti: sono sorte forte tensioni con l’Iran che hanno acceso le preoccupazioni di un’escalation pericolosa. Un altro fronte molto acceso è stato il Libano, dove solo recentemente Israele e Hezbollah si sono accordati per una fragile tregua e Israele ha aiutato, non ufficialmente, le milizie HTS a rovesciare il governo di Assad in Siria. Questo sconvolgimento, avvenuto a inizio dicembre, è ancora in evoluzione e nel prossimo anno scopriremo di che tipo sarà il governo che nascerà: si costituirà un nuovo alleato o un nuovo nemico per l’Europa?
La situazione geopolitica del Vecchio Continente e del Vicino Oriente è destinata a modificarsi per via del cambiamento avvenuto in Occidente: Donald Trump è stato eletto Presidente degli Stati Uniti e ha già dichiarato che lui riuscirà a mettere fine ai conflitti. Durante la sua lunga campagna elettorale e nel periodo che ha seguito il 5 novembre ha già fatto parlare molto di sé e dei suoi progetti le cui conseguenze sull’Europa hanno già iniziato a causare preoccupazione. Scopriremo se manterrà le sue promesse e quante delle sue proposte attuerà.
Anche l’Unione Europea è stata chiamata al voto: Ursula von der Leyen ha iniziato il suo secondo mandato alla guida della Commisione Europea. In Francia il clima è stato piuttosto teso durante le elezioni legislative indette per volere del Presidente Macron che hanno portato alla divisione in tre gruppi ideologici dell’Assemblea Nazionale senza che nessuno fosse predominante e la situazione, rimasta instabile, ha visto la caduto di quattro governi in un anno.
La Francia, però, non è stata solo sotto i riflettori per motivi politici: tra il 26 Luglio e l’11 Agosto ha ospitato i giochi della trentatreesima Olimpiade che hanno visto la vittoria del medagliere da parte della delegazione degli Stati Uniti. In questa classifica l’Italia si è classificata nona: è stato eguagliato il record di quaranta medaglie dell’ultima Olimpiade grazie alla spedizione di 403 atleti, la più numerosa di sempre.
Il 2024 è stato segnato anche dal cambiamento climatico.
L’anno che sta giungendo al termine è stato l’anno più caldo di sempre: ha visto quarantuno giorni di caldo pericoloso per la salute, sei settimane di caldo estremo e si concluderà con un’anomalia termica di +1,6°C, un valore che supera la soglia limite dei +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. L’eccessiva quantità di calore nell’atmosfera ha alimentato ondate di calore, incendi, siccità, inondazioni e forti alluvioni: in Africa Centrale le inondazioni hanno causato duemila morti e milioni di sfollati, gli Stati Uniti sono stati colpiti dall’uragano Helene che si è rivelato uno dei più letali degli ultimi cinquant’anni, la città di Valencia è stata devastata, anche a causa di errori organizzativi, da un’alluvione che ha visto la morte di più di duecento persone e quest’anno è stato registrato il più alto numero di incendi in Amazzonia. Nonostante le previsoni ci dicano che non raggiungerà gli stessi livelli di quest’anno, anche il 2025 registrerà temperature oltre la media.
La fine dell’anno porta con sé bilanci non sempre positivi che fanno nascere dentro tutti noi molto scoraggiamento, ma questi devono essere il nostro punto di partenza per trasformarci negli artefici di un futuro più luminoso, a cui dobbiamo lavorare nonostante sarebbe sicuramente più facile lasciarsi andare e smettere di provare a rendere il mondo un posto migliore. Coloro a cui spetta maggiormente il compito siamo sicuramente noi giovani, i futuri cittadini del mondo, e dobbiamo provarci almeno nel nostro piccolo. Potremmo cominciare aggiungendo un importante punto al nostro elenco di obiettivi del 2025: rimanere informati su ciò che accade nel mondo. La conoscenza è il punto di partenza da cui costruire la consapevolezza e la nostra opinione su ciò che succede nel mondo, che è fondamentale per smetterla di seguire la massa e per cambiare veramente il nostro futuro.