I deepfake negli ultimi anni sono aumentati significativamente sulla piattaforma dei social media, poiché tutti hanno più facilità, con le nuove tecnologie, a modificare il volto di personaggi conosciuti e ad alterare i discorsi e messaggi che tengono in pubblico.
Queste manipolazioni non si riflettono solo sui personaggi famosi adulti, ma riguarda anche ragazzi di giovanissima età. Infatti molti volti di minorenni che si espongono su Instagram o TikTok vengono successivamente associati a dei contenuti pornografici senza il loro consenso e il soggetto oltre che vedere il suo volto su un altro corpo, subisce molti danni morali (tra cui ansia e depressione) e derisioni da parte delle persone che lo conoscono e tutto avviene soltanto perché qualcuno voleva divertirsi e ottenere più visualizzazioni al proprio video.
Un altro problema che i deepfake possono causare è una diffusione di informazioni sbagliate: mentre medici e dottori cercano di spiegare dei concetti scientifici sulle varie piattaforme tecnologiche con l’obiettivo di aiutare più persone sodisfando alcuni dei loro dubbi, purtroppo anche contenuti di tale importanza possono essere soggetti ad alterazioni di parole, con la conseguente diffusione di messaggi sbagliati.
Anche i politici che presentano un discorso elettorale sono spesso modificati soprattutto nelle loro espressioni, cosicché l’attenzione del pubblico si allontana dal messaggio fondamentale che il politico di volta in volta vuole proporre. Hanno poi più visualizzazioni i video modificati rispetto a quelli originali: in modo particolare i giovani piuttosto che riflettere sulle proposte presentate in maniera critica da parte dei politici tendono a discutere sul primo movimento goffo creato dall’intelligenza artificiale.
Esistono alcuni modi per continuare a utilizzare gli strumenti digitali con tranquillità?
Sicuramente alcune possibili strade sono quelle di osservare attentamente il volto, per quanto riguarda i video, per notare quanto il soggetto sbatta le palpebre perché l’attuale intelligenza artificiale ha problemi ad animare realisticamente il volto; poi controllare se il viso risulta più sfocato rispetto all’ambiente che lo circonda. Di conseguenza è importante che queste strategie vengano diffuse il più possibile anche attraverso i social media e che ci si ricordi anche che se si tratta di un personaggio a noi molto noto e le frasi che riporta non risultano coerenti con gli argomenti di cui ha sempre parlato, basta verificare se sul suo profilo abbia mai pubblicato un contenuto di tal genere