dipendenza digitale

Con lo sviluppo della tecnologia e la diffusione dei social network, in questi anni si sentono sempre più frequentemente le accuse contro questi social per gli effetti sulla salute mentale degli utenti. Infatti, proprio negli ultimi anni, si sentono notizie relative a persone morte a causa di un selfie o persone morte per le sfide folli che hanno fatto per avere più iscritti o followers. 

Questi sono soltanto gli effetti che vengono riportati dai giornali e notiziari, ma esiste anche un altro effetto, tra i minorenni, che viene citato molto meno, ma che preoccupa soprattutto i genitori.

La nostra società sta facendo grandi passi in avanti, anche nell’ambito della tecnologia e dei dispositivi smart, ma non si rende conto del fatto che la nuova generazione di giovani entri in contatto con il mondo dei social già in tenerissima età e che addirittura molti ricevano il loro primo smartphone alla fine della quinta elementare, età in cui inizia l’adolescenza. 

L’adolescenza è un periodo molto particolare: si fanno nuove conoscenze e nuove amicizie e si iniziano a provare sentimenti sempre più complessi. Ecco che emerge uno dei problemi degli effetti dei social, ossia la perdita della capacità di socializzare con altre persone. Sui social non esiste il problema dei comportamenti che normalmente si adottano durante le proprie giornate, poiché viene mostrato solo quello che si vuole mostrare e poiché gli “amici” dei social, chiamati followers, non sono tutti veri amici, ma persone semplicemente attirate dai contenuti postati. Nella vita reale avviene il contrario, poiché quando si creano le relazioni con i nuovi amici bisogna stare attenti al linguaggio, al comportamento e alle abitudini di vita che si mantengono.

L’altro problema è l’impatto negativo sulla salute mentale che provoca dipendenza, ansia, e depressione e che può addirittura arrivare a causare anche la morte di un giovane. Partiamo dall’effetto più leggero, la dipendenza. Si diventa dipendenti dei social soprattutto nelle famiglie in cui i genitori sono sempre impegnati nel loro lavoro e si lascia l’adolescente da solo per buona parte della giornata; allora l’adolescente per trovare una forma di compagnia cerca la felicità nel mondo digitale. Uno degli segni di dipendenza è quello di aprire le applicazioni dei social senza nessun motivo nei momenti della giornata in cui ci si annoia.

Ci sono poi gli effetti più gravi come l’ansia che nasce dal timore di perdere i followers e che spinge a compiere comportamenti estremi che addirittura potrebbero far perdere la vita come già citato o che comunque possono portare alla depressione.

Quest’ultima è particolarmente grave e spesso deriva da un altro problema che si va ad inserire che è quello del cyberbullismo. Spesso gli insulti dei followers, se si pubblica qualche contenuto non gradito alla maggioranza, possono provocare l’insonnia o la depressione o disturbi tali che per chi non riesce più a sopportare questi attacchi possono condurre anche al suicidio.

In realtà tutti questi di cui ho parlato potrebbero sembrare ormai problemi “passati” poiché oggi con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale si riscontrano nuovi problemi e nuovi effetti sulla salute mentale.

L’intelligenza artificiale ci porterà sicuramente dei vantaggi, ci faciliterà la vita quotidiana, ma non dobbiamo dimenticare che se esistono i vantaggi esisteranno sicuramente anche degli svantaggi.

Anche se i giovani delle prossime generazioni per cercare la compagnia, le felicità utilizzeranno un amico digitale, il chatbot, la soluzione migliore è restare nella vita reale e socializzare con amici veri.

 

 

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