Dopo che diverse ricerche scientifiche hanno sollevato vari interrogativi, su quanto i social influiscano sui giovani, si è aperto un dibattito in merito all’impatto sulla salute mentale e fisica dei ragazzi da parte di Tik Tok e Meta.
Le accuse si concentrano principalmente sui problemi di salute mentale tra gli adolescenti, che possono provocare ansia, depressione e disturbi alimentari, di cui le aziende che gestiscono i social erano già a conoscenza. I social possono inoltre creare una dipendenza portando i ragazzi ad un uso compulsivo dei dispositivi, che fa evitare loro interazioni col mondo reale. Molti studi scientifici, a partire dall’American Journal of Preventive Medicine del 2017, hanno trovato una correlazione tra l’uso intenso dei social media e un aumento di depressione e ansia. Altre ricerche come quelle realizzate dalla Pew Research Center dimostrano che i giovani che trascorrono più tempo sui social media sono più propensi a segnalare sintomi di disagio psicologico e bassa autostima. I dati, quindi, sembrano dimostrare che più tempo si trascorre sui social, maggiori sono i problemi di salute mentale, anche se non è certa la correlazione tra causa-effetto: i due fenomeni, infatti, possono verificarsi insieme senza essere però legati tra loro.
È possibile che ragazzi che già soffrono di ansia e depressione cerchino conforto e connessioni nei social, ma non è detto che siano questi ultimi a causare i suddetti problemi. Per dimostrare un effettivo legame è quindi necessario fare altri studi più complessi che analizzino i fattori nel tempo. Non bisogna però demolire i social, ma promuoverne un uso consapevole educando i giovani a non diventarne dipendenti. Alcune piattaforme hanno già avviato delle iniziative per promuovere un uso più sicuro: TikTok ha introdotto delle funzionalità che consentono agli utenti di impostare dei limiti giornalieri di utilizzo e ricevere un promemoria quando si raggiungono questi limiti; Instagram ha implementato avvisi per i contenuti sensibili, avvisando gli utenti quando stanno per visualizzare contenuti che potrebbero essere problematici per la sensibilità delle persone che li vedono e ha limitato la visibilità di contenuti potenzialmente dannosi, come quelli relativi ai disturbi alimentari.
L’impatto dei social sulla salute mentale dei giovani è quindi un tema complesso che però deve essere affrontato creando un dialogo aperto su questi argomenti affinché i social diventino quello che dovevano essere originariamente ovvero strumenti di connessione e supporto.