I social media ormai sono diventati parte integrante della nostra società e, malgrado molti continuino a criticarli, credo che nessuno, ad oggi, sarebbe davvero pronto a immaginare la propria vita senza di loro. In fondo i social si sono trasformati con il tempo in un compagno di viaggio che ci supporta e rende la nostra vita leggermente più movimentata, divertente e spensierata. All’inizio ero dell’idea che i social fossero solo la rappresentazione di una realtà apparente di cui si poteva entrare a far parte solo se si indossava una maschera che nascondesse la propria vera identità, ma oggi penso che i social siano andati incontro a profondi cambiamenti che li hanno resi degli strumenti innovativi in grado di avere un effetto positivo su ognuno di noi e sulla società in cui viviamo. Prima infatti era molto facile vedere queste app come una perdita di tempo e come uno strumento tossico che spingeva continuamente l’uomo a paragonarsi ed entrare in competizione con gli altri non riuscendo più ad accettarsi per ciò che era solo perché non conforme al tipico “standard di bellezza” mostrato nei social, ma oggi le cose sono ben diverse. La domanda, quindi, che dobbiamo porci è: “Perché i social sono importanti e che cos’è cambiato da allora?”
Nati come una nuova forma di comunicazione, i social sono diventati presto uno strumento che ha permesso all’uomo di relazionarsi con gli altri e di ampliare le proprie conoscenze. Sono state proprio applicazioni come Instagram o Facebook che sono riuscite, come una grande catena, a legare tutte le persone del mondo, anche quelle che si trovavano a mille, se non di più, chilometri di distanza e con le quali in passato non ti saresti mai immaginato di entrare a contatto. I social hanno piegato lo spazio-tempo permettendo all’essere umano di esplorare molto più facilmente e velocemente nuove culture e tradizioni allargando le proprie conoscenze su popolazioni prima accessibili solo tramite la lettura e lo studio di un libro. Inoltre sono spesso queste app che ci danno la possibilità di ritrovare amici con cui spesso, dopo la fine di una fase di vita passata insieme, può capitare di perdere i contatti.
Oggi però i social non sono solo questo; sono diventati un mondo creativo in cui ognuno può trovare il proprio posto/spazio in base alla propria personalità e alle proprie passioni. Il social è un modo per esprimere liberamente il proprio pensiero, i propri talenti nascosti ma soprattutto le proprie insicurezze che non vengono più viste come fonte di discordia ma, al contrario, come punto di incontro e unione tra persone che affrontano periodi difficili. Si crea un forte legame che assomiglia quasi a quello che si instaura tra i membri di una famiglia, una famiglia in cui ci si supporta e sostiene a vicenda facendo sì che nessuno si senta mai escluso o solo. È attraverso il confronto con altre persone che si può affrontare un problema che a volte, nella disperazione, può sembrare irrisolvibile.
Un esempio commovente è la storia di due mamme che, unite purtroppo nella convivenza con una malattia che ha colpito i loro figli alla nascita, tutti i giorni si confrontano e si supportano a vicenda alimentando ognuna la speranza dell’altra. A volte basta anche solo un messaggio per cambiare una giornata o, a volte, la vita di una persona.
Bisogna anche riflettere sul fatto che i social siano un mezzo per diffondere dei messaggi ed insegnamenti positivi e per far sentire la propria voce di fronte ad un mondo in cui purtroppo prevalgono ancora delle ingiustizie come le guerre e la ancora molto diffusa violenza sulle donne. Le donne che soffrono queste problematiche possono, attraverso il forte impatto dei social, motivare altre donne a non nascondersi e a non avere paura o vergogna nel farsi aiutare e ad essere più determinate nel perseguire il traguardo di una società migliore garante dei diritti di tutti.
Con il passare del tempo i social stanno diventando sempre di più un luogo protetto e sicuro in cui la figura dell’influencer deve essere quasi quella di una insegnante di fronte ai propri studenti, pronta a far scoprire loro nuovi mondi, allargare le loro conoscenze e guidarli verso una loro crescita morale insegnando loro i giusti valori.
È bello poter avere una visione dunque positiva e pulita dei social ma non bisogna nemmeno trasformarli in qualcosa di eccessivamente influenzante onde evitare di diventarne dipendenti a tal punto da associare la propria personalità alla figura, a volte costruita dal marketing, di un influencer.
Sì ai social ma conservando sempre l’individualità sulla base della quale ci distinguiamo, nel bene e nel male, identificandoci come esseri umani.