La violenza gratuita è largamente diffusa nella nostra società, in particolar modo anche grazie all’insana influenza della televisione e di altre forme di tecnologia, quali internet o i videogiochi, sulle persone e specialmente sui giovani.
La maggior parte dei video e dei programmi da noi visualizzati sono trattanti tematiche strettamente legate all’uso della violenza, sia fisica che verbale,
o alla mancanza di rispetto, che vengono impartite sin dalla più tenera età attraverso cartoni animati aggressivi e ricchi di sparatorie o altre forme di lotta reciproca.
Molti giovani sono perciò suggestionati da questi cattivi e irrazionali modelli di comportamento, ritenuti però una fonte di divertimento prettamente innocua.
Riguardo gli ultimi scioccanti avvenimenti manifestatisi in Italia, è stata proprio la considerazione della violenza come semplice gioco personale ad aver portato un gran numero di uomini innocenti all’ospedale o, nei casi più estremi alla morte.
Spesse volte è dimenticato, o semplicemente ignorato, uno dei principi fondamentali su cui si erige il mondo e l’intera umanità: la vita di un uomo non è un gioco nelle mani di altri, né deve essere trattata come tale.

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