Mi piacerebbe esordire con un episodio ormai troppo frequente che, ad esempio, avviene in modo esasperante in Corea, e che mi ha colpita particolarmente, il fenomeno dei così detti “addicted”, veri e propri dipendenti dai videogiochi, persone che trascorrono la propria vita dinanzi ad un televisore e a sfogare la loro gioventù nelle simulazioni di guerre o di violenza, elementi principali di questi videogiochi. Alcuni di questi “poveri” ragazzi, sono stati sottoposti ad un esperimento, quale il trascorrere una giornata fuori di casa, in un parco, lontani dalla loro droga, questi ragazzi, anzi, questi bambini, si sono dimostrati del tutto incapaci di socializzare o di divertirsi con dei semplici giochi fisici, all’aria aperta.
Purtroppo questo fenomeno è altamente preoccupante e triste, motivo per cui sarebbe meglio prevenire che curare una dipendenza ad una droga legalizzata, che crea nelle menti delle persone pensieri di violenza e che conduce alla reale situazione di cattiveria presente fin troppo tra gli abitanti di questo mondo che pian piano sta andando a rotoli.
Bisognerebbe fare un passo indietro, e ritornare alla vita che si svolgeva qualche anno fa, dove per divertirsi bastava un semplice sorriso di un amico.

Commenti
  1. mikyreporter 7 anni ago

    Mi piace molto il tuo articolo. Ritengo che l’abbinamento immagine-titolo si addica perfettamente al tema. Purtroppo i videogiochi in generale, ma soprattutto quelli in cui si simulano situazioni “reali”, possono causare dipendenza poich

  2. fornabaiofp 7 anni ago

    Quindi, secondo il tuo parere, I videogiochi andrebbero aboliti e quindi non venderli proprio? Non produrre pi

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