La tecnologia ha ormai invaso il nostro pianeta.
Fino agli ’80 del secolo scorso la parola “computer” risultava estranea a moltissime persone e solo pochi esperti erano in grado di confrontarsi con queste macchine; oggi in ogni ufficio, in ogni luogo di lavoro, in ogni casa è presente un computer, se non addirittura più di uno.
La maggior parte dei ragazzi utilizza il computer non solo per lo studio, ma soprattutto per divertirsi con i videogiochi e intrattenersi con i social-network.
I videogiochi sono stati spesso al centro di critiche e controversie, che hanno portato ad alcune modifiche, restrizioni o limitazioni nella loro diffusione. Sono stati inoltre sviluppati diversi sistemi di classificazione dei contenuti, anche se molti esempi di cattiva condotta sono offerti da persone di rilievo nella vita sociale e politica e quindi che si trovano al centro dell’attenzione di tutti.
I videogiochi possono anche avere delle ripercussioni sulla personalità del minore: alcuni bambini e ragazzi trascorrono molte ore della giornata a giocare con videogame violenti e non idonei alla propria età. Ciò rende il giovane meno sensibile ai contenuti violenti e sicuramente lo porta ad avere comportamenti aggressivi e agitati.
La responsabilità principale è dei genitori del minore, perché sono loro che devono decidere se un gioco è troppo violento per il proprio figlio. Alcuni giochi sono giustamente vietati ai più piccoli per scene violente assolutamente inadatte.
In alcuni giochi il divieto è riservato ai minori di 18 anni, però, secondo noi, sarebbe meglio vietarlo a coloro che hanno un’età inferiore ai 14 anni perché i ragazzi tra i quattordici e i diciotto anni non sempre hanno le capacità per capire se ciò con cui stanno giocando è ideale alla formazione della propria personalità.
Ma anche i negozianti di questi videogame dovrebbero essere più responsabili delle proprie azioni, poiché nella maggior parte dei casi ignorano i limiti di età.
Certamente, per noi giovani, il videogioco è un momento di svago e divertimento, però dobbiamo tenere in considerazione tutte le reazioni che essi ci provocano; noi pensiamo che vietarci il nostro momento di libertà sia un po’ eccessivo, ma ognuno di noi non deve abusare di queste tecnologie, siccome non allenano più il nostro cervello e la nostra memoria, ma innescano in noi meccanismi di visione della realtà sbagliati e irreali, in cui crediamo che la vita sia come un videogioco dove puoi premere “try again” all’infinito o come in alcuni videogame nei quali si risolvono situazioni banali e abituali della vita attraverso la violenza.

1 Comment
  1. riccdesiree 7 anni ago

    Ciao secondo me i videogiochi pericolosi non vanno censurati anche alle persone grandi e con un cervello ben sviluppato.
    Non devono diventare una droga.
    Io e la mia redazione THEMAGICRICC preferiamo giochi pi

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