L’utilizzo di alcuni videogames, usciti recentemente dalle case produttrici più famose in ambito internazionale, ha sollevato un punto fondamentale a riguardo del pubblico minorile.
La domanda in questione è se, in realtà, il divieto di alcune tipologie di giochi, sia comparabile al divieto di fumare e bere superalcolici (divieto a minori 18 anni).
Il tutto é nato dal momento che, un gran numero di minori, ha riportato il medesimo comportamento visto e copiato dal videogames alla realtà.
Non sono mancate le immediate lamentele da parte dei genitori, vedendo mutare l’atteggiamento dei propri figli, divenuto violento e irrispettoso verso il prossimo.
Dal nostro punto di vista, riteniamo che, il divieto alla possibilità di poter utilizzare una modalità di gioco cruda e macabra, non debba essere limitata, da parte di nessuno.
L’aiuto maggiore, deve arrivare da coloro che permettono l’acquisto del gioco. L’adulto, deve accompagnare il bambino nel momento della scelta e durante l’uso senza ignorarlo.
Un gesto delicato ed importante per il proprio figlio che, accanto al padre/madre, potrà capire la differenza dalla realtà alla finzione.
In conclusione, vorremmo affermare che, comparare l’abolizione di un superalcolico o il fumo della sigaretta all’abolizione di un videogames, sia totalmente esagerata.
Fumare e bere, possono compromettere la propria saluta e quindi sconvolgete l’equilibrio del nostro organismo a differenza di uno stupido gioco che, usato con moderazione e intelligenza, non è solo che un modo per sfogarsi.

Sono d’accordo sull’ultima parte del tuo articolo. Vietare un videogioco