Spesso si parla di videogiochi violenti, da alcuni ritenuti pericolosi per le ripercussioni che possono avere sul comportamento del videogiocatore nella vita reale e da altri no. Io sono d’accordo con la prima corrente di pensiero. Molto spesso sentiamo al telegiornale notizie di uccisioni con storie dove emerge la figura di un killer spietato preso da un momento di follia. Per questo i primi imputati sono i videogiochi violenti, specialmente se utilizzati assiduamente dal killer. Purtroppo infatti un individuo può diventare facilmente dipendente dai videogiochi, poiché giocando viene preso dall’azione e si immedesima completamente nella storia di un personaggio virtuale. Il videogiocatore, nonostante sia dotato come tutti di ragione, può arrivare (senza accorgersene) al punto che è posseduto dai videogiochi, comportandosi nella vita reale così come si comporta in quella virtuale. Credo che videogiochi come “Grand Theft Auto”, utilizzato da moltissimi videogiocatori, possano davvero mettere in pericolo la mentalità dell’individuo che li utilizza. La maggior parte dei videogiocatori fortunatamente non diventa mai dipendente dai videogiochi, ma li considera giustamente solo fonte di svago e divertimento, magari in compagnia di amici. Una piccola minoranza invece ne diventa dipendente e può arrivare a passare gran parte della giornata davanti allo schermo, attribuendo ai videogames un ruolo fondamentale nella loro vita; in questo modo, oltre a perdere del tempo della loro vita e a danneggiare la loro vista, i videogiocatori arrivano a basare i loro pensieri sulla vita virtuale. Se poi la dipendenza si ha nei confronti di un videogioco violento il caso è ancora più grave poiché l’istinto della violenza può ripercuotersi sulla vita reale,diventando così follia.
Credo dunque che i videogiochi violenti non vadano venduti ai minorenni, poiché essi in particolar modo sono soggetti ad apprendere ciò che vedono. Purtroppo però videogiochi come “Grand Theft Auto” sono spesso utilizzati anche dai minorenni e questo quindi può diventare un pericolo, poiché può essere alterato il loro modo di ragionare che si porteranno avanti per tutta la vita, fino ad arrivare in casi estremi alla follia.
Che cosa ho appena letto? “Vita…. Videogiochi…. Videogiocatori…” ecco il riassunto di tutto. Periodi ripetititivi e ripetuti. Quanto ai contenuti nulla di valido: che correlazione c’
Concordo con te su molti punti, tuttavia vorrei dire una cosa: si, ci sono giocatori che dopo varie ore di gioco perdono la cognizione della realt