Al giorno d’oggi i videogiochi fanno parte della nostra quotidianità, in particolare in quella degli adolescenti. Oramai si può giocare ovunque, non solo a casa,ma basta scaricarli su un qualsiasi smartphone o tablet.
Lo sviluppo della tecnologia ha permesso il miglioramento della grafica di questi, mediante l’alta definizione, per cui le scene sono così perfette da sembrare reali. Purtroppo,non tutti i giochi sono di carattere interattivo o usati come passatempo,ma esistono alcuni generi come l’horror,giochi di guerra o di mafia,ad esempio GTA o Scarface,che hanno scene molto forti e violente e hanno anche un linguaggio non appropriato con espressioni volgari. Spesso colui che gioca,soprattutto se adolescente,esaltato dal gioco,può farsi coinvolgere, imitando i personaggi presenti nel videogioco, usando inconsciamente la violenza sia fisica che verbale verso i coetanei o le persone che lo circondano. Credo che come soluzione non serva applicare delle sanzioni per la vendita di questi videogiochi ai negozianti, oppure negare l’acquisto al minorenne perché gli adolescenti posso comunque procurarseli con l’acquisto online o semplicemente chiedendolo in prestito ad un amico.
Penso che soprattutto per i minorenni dovrebbe essere cura dei genitori supervisionare le ore trascorse a giocare e la scelta dell’acquisto del gioco. Inoltre la colpa maggiore è anche dei produttori di questi videogiochi ,perché dovrebbero avere più coscienza di quello che ideano, sapendo che con il loro operato possono condizionare il pensiero devastando la mente di colui che lo acquista.

1 Comment
  1. tuamammamilf 7 anni ago

    Secondo me

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