Al giorno d’oggi sono sempre più diffusi videogiochi definiti “pericolosi”, poiché aventi scene cruente ( come: Outlast, Resident Evil) oppure perché insegnano principi violenti e sbagliati (come: Gta).
Si assiste spesso a scene di criminalità da parte di bambini, “dando la colpa” ai videogiochi.
Molte persone pensano che questi giochi non debbano essere vietati, poiché ritengono che tutto dipenda dalle persone che li utilizzano. Tuttavia altri soggetti credono che questi giochi siano davvero dannosi per i bambini e che debbano essere sanzionati tutti i minorenni che ne usufruiscono.
La risposta più corretta è la seguente: i videogiochi non dovrebbero essere vietati, ma dovrebbe esserci una supervisione da parte dei genitori. Esistono ragazzi di dodici e tredici anni, difficilmente manovrabili e con sani principi, i quali comprendono che questi giochi debbano essere utilizzati solo come passatempo, con la consapevolezza che quest’ultimi non siano istruttivi.
Al contrario non devono essere usati da coloro che non riescono a distinguere il bene dal male, o dai soggetti che non tollerano scene cruente.
Sempre più diffusi sono gli hacker, che illegalmente rendono gratuiti videogiochi a pagamento, rendendoli accessibili anche ai minorenni. Per questa ragione vietare i videogiochi non li rende inaccessibili.
In conclusione i giochi non dovrebbero essere vietati ai minorenni, ma utilizzati con “buon senso”, dietro la guida di adulti accorti e vigili.
Aru Francesca 4AAF
Secondo me i videogiochi ormai sono parte della nostra vita e ci stanno influenzando in maniera esagerata, persino i bambini pi