Il mondo dei videogiochi e ampio e diversificato, poiché ognuno di essi ha proprie caratteristiche, pertanto, dovrebbero essere valutati quasi singolarmente. Da quello che si rileva dagli studi ancora recenti sui videogiochi essi riguardano principalmente i giocatori accaniti e non le persone che ne fanno uso per periodi limitati. Questa diffusa tendenza poi a non differenziare videogiochi lascia qualche ombra di dubbio: giocare a pilotare un aereo o fare a pezzetti zombie e mostri è sicuramente qualcosa di diverso. Questi giocatori potrebbero essere dei futuri piloti o dei dottori appassionandosi così tanto da diventarlo. E allora la pericolosità dei videogiochi sanguinari dov’è? Studi sulle conseguenza psicologiche parlano di istigazione a comportamenti aggressivi, disturbi sulla memoria e sull’apprendimento. Tutto ciò sembrerebbe risultare vero, ma dobbiamo prendere sempre in considerazione due fattori: la personalità del giocatore e il tempo che si passa giocando. Soggetti fragili potrebbero essere più vulnerabili e, se lasciati soli, senza avere spiegazioni dagli adulti, che non fanno comprendere che sono momenti di vita in reale e virtuale, allora la pericolosità è dietro l’angolo. Pertanto, i videogiochi si trasformeranno in trasmissione sbagliata di valori e di modelli altamente diseducativi. L’allarme sulla pericolosità diventa, comunque, più che fondato se i minori non sono guidati dal buon senso degli adulti.

Bell’articolo, tra i migliori che ho letto nel tema videogames, che manifesta un punto di vista oggettivo, sono pienamente d’accordo col tuo punto di vista sia in merito alla passione che possono suscitare i simulatori sia sul rischio derivato dalla personalit