In Italia giocano ai videogames 24 milioni di persone, quasi 1 italiano su 2: il 96% dei bambini/ragazzi tra i 6 e i 17 anni gioca. Il 20% degli adolescenti trova che i videogiochi violenti siano divertenti e il 34% degli adolescenti non li reputano adatti per i bambini. Uno studio effettuato all’università di Rochester, ha dimostrato che i videogiochi, soprattutto quelli violenti, migliorano le capacità percettive e dell’attenzione di chi gioca. Si tratta però di un’arma a doppio taglio: il gioco insegna in positivo come in negativo. Gli psicologi infatti considerano che i videogiochi violenti hanno conseguenze ingenti nell’ambito dell’agressività. Un altro aspetto negativo dei videogiochi è che possono portare alla dipendenza e in alcuni casi hanno effetti simili alla dipendenza da sostanze stupefacenti.

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