I videogiochi, elementi di svago usati ogni giorno da quasi tutti i ragazzi, sono diventati una delle principali attività che una persona svolge nell’arco della sua giornata. I videogiochi, oltre che essere divisi per genere, si suddividono in fasce d’età. Infatti ogni gioco dovrebbe essere venduto solamnete se il limite di età segnato sulla copertina rispecchia l’età del cliente. Infatti, al giorno d’oggi, i ragazzini minorenni, talvolta anche di età inferiore ai 14 anni oper esempio, passano il pomeriggio davanti al pc o al televisore a divertirsi con giochi di pura violenza,o che mostrano immagini o contenuti inadeguati. I più diffusi al giorno d’oggi sono i giochi di violenza legati alla guerra, dove in ogni scena è presente un uccisione, con sangue,spari,persone che urlano e che piangono. I bambini che giocano con questo genere di videogiochi vengono istruiti male, secondo me, perchè comunque afferrano troppo presto il concetto di morte,violenza, e crescono magari con il concetto che uccidere sia un divertimento solo perchè l’ hanno provato nel loro videogioco preferito.
Quindi, secondo il mio punto di vista, le persone che lavorano in un negozio di videogiochi, dovrebbero impedire che bambini acquistino questo tipo di giochi, per evitare che crescano appunto con l’idea sbagliata che il videogioco tende a mostrare solo per attirare e invogliare il giocatore ad acquistarne un altro.

Commenti
  1. ricanews 7 anni ago

    Quello che scrivi nel tuo articolo a mio parere

  2. gruppo44f 7 anni ago

    Quella che sostieni

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