I videogiochi sono un elemento nuovo nella storia dell’umanità e fin da quando sono apparsi hanno cercato di adattarsi alle esigenze dei compratori; infatti alcuni dei generi più venduti sono proprio quelli in cui compare violenza, linguaggio scurrile e gioco d’azzardo ma vengono quasi allo stesso modo apprezzati quelli con sesso/nudità, discriminazione o droga. Quasi subito si sono formate classificazioni come la PEGI(Pan European Game Information), che è valida in tutta l’Europa e divide i giochi in base all’età consigliata. Il compito di far rispettare tali suddivisioni sta però ai genitori perché a parte in Regno Unito, Paesi Bassi, Norvegia e Finlandia la vendita non è vietata ai minori della categoria indicata sul gioco. Questo è un grave errore poiché i ragazzi ed ancor di più i bambini non solo assistono a scene non adatte alla propria età, ma le vivono nei panni dei loro personaggi preferiti. Violenza e ira si possono manifestare quando il videogiocatore, preso dall’esperienza dei propri giochi, non riesce più a separare la finzione dalla realtà e questo avviene specialmente per i più piccoli, più incoscienti ed influenzabili. Per fortuna i casi sono decisamente ridotti e non c’è niente che possa dire con certezza che un gioco possa provocare o meno questi effetti anche se c’è sempre possibilità che accada. I videogiochi sono fatti per divertire ma possono anche insegnare molto, dipende da chi li usa perché non sempre possono essere capiti da un ragazzino che ha poca esperienza con il mondo; un esempio può essere il famoso gioco “Assasin’s Creed” che si basa su fatti realmente accaduti e contiene scene che un bambino difficilmente capisce e, vede nel gioco solo una serie di difficoltà da superare e nemici da sconfiggere. Quindi in realtà questi giochi non sono dannosi, a meno che non diventino una dipendenza, se l’utente che li usa è nella fascia d’età consigliata. Il problema non è lo scopo del gioco ma è il messaggio che trasmette attraverso le scene presenti in esso. Un bambino potrebbe rimanere inconsciamente turbato da ciò che vede mentre un adulto riconosce nel gioco un mondo non reale e acquistando il gioco è consapevole del fatto che ci siano contenuti violenti.

Sono d’accordo con i contenuti del tuo articolo, scritto anche abbastanza bene. I bambini, essendo ancora in fase di formazione caratteriale, assorbono ci
Condivido il tuo pensiero…bellissimo articolo. Bello anche il tuo modo di scrivere… Attiri le persone portandole a ragionamenti dinamici e non statici. Una struttura dell’articolo ben formulata in modo tale da invogliare la lettura e la curiosit