La dipendenza non riguarda solo le droghe, le sigarette o l’acool. I videogiochi sono, o meglio possono diventare anch’essi, fattori di cui non si può fare a meno. Si parla di categorie violente, ovviamente, che tecnicamente sono vietate per i minorenni, ma che praticamente sono i più acquistati in questo campo. La persona in questione viene quasi attratta dalla brutalità del videogioco, in cui sostanzialmente lo scopo è quello di uccidere e distruggere. Esiste, perciò, il pericolo che non si distingua più la differenza tra realtà e finzione e che il personaggio diventi tale anche nella vita reale. Soprattutto per i giovani, però, è importante che intervengano i genitori, prima che il cervello vada completamente in tilt. Non a caso poi si diventa più irruenti, incontrollabili e impulsivi. Vietare la vendita di questo genere di prodotti non deve essere considerato illegale, anche perché consiste sempre in qualcosa di virtuale. L’unica considerazione riguarda il tempo in cui si sta davanti agli schermi. Bisogna prefissarsi un orario e non sforarlo, cosicché da non isolarsi dal resto del mondo.

Mi chiedo tu sia per giudicare, ma caro/a ti ricordo che anche Dio non piaceva a tutti, eppure sono in milioni quelli che credono che esista. Ma stai certo che apprezzer
Articolo sintetico, per non dire vacante; pochi concetti a malapena accennati ed espressi come fossi un genitore, specie quando compari i videogames alle sostanze d’abuso.
Inoltre mi domando cosa significhi la frase: “Si parla di categorie violente, ovviamente, che tecnicamente sono vietate per i minorenni, ma che praticamente sono i pi