Ognuno di noi ha certamente un diverso modo di reagire alla visione di contenuti forti e cruenti. Se esistono persone che rimangono impassibili alla viste di queste gratuite scene di violenza, altre invece ne rimangono più o meno emotivamente turbate. Tutto dipende dal nostro grado di sensibilità. Proposti ormai anche ai giovanissimi, i moderni videogiochi, sono colmi di violenza gratuita, e non ci si limita soltanto ad assistere ad essa, ormai la si può anche compiere. Non è sicuramente plausibile che una persona possa commettere un omicidio solo perchè l’ha precedentemente fatto o visto fare in un videogioco. Più semplicemente, chi nel mondo virtuale si trasforma in un freddo serial killer, magari in alcune situazioni della vita reale, potrebbe non comprendere subito ed istintivamente di non poter agire come se stesse usando una consolle di gioco. Se un bambino si abituasse alla violenza quasi come se questa fosse la normalità, potrebbe non fare più una distinzione fra mondo virtuale e reale. I videogiochi devono essere severamente regolamentati, ma non eliminati, poichè spesso sono un mezzo per evadere nel giusto limite dalla vita ordinaria e sfogare la nostra rabbia.
