Oggi viviamo un periodo durante il quale le nuove generazioni tendono fortemente a farsi influenzare da internet e dalle nuove tecnologie. Quest’ultime includono inevitabilmente gli ormai famosissimi videogames, in particolare i più crudi, violenti, vietati ai minori di certe età. Non c’è bisogno di parlare delle dipendenze che creano, quelle si commentano da sole. Ma inevitabilmente non potremmo non parlare della vera forza di questi videogames: plasmare il comportamento di un ragazzo. Con questo post cercheremo di analizzare, attraverso citazioni di videogiochi esistenti, quelli che sono i probabili stati comportamentali nei quali si rischia di cadere eccedendo nell’uso degli videogames.
1. “Qual è la differenza tra un uomo e uno schiavo? Ricchezza? Potere? No… Un uomo sceglie, uno schiavo ubbidisce” (Bioshok)
Il primo stato è sicuramente l’asocialità. Proviamo a immaginare soltanto il numero dei ragazzi che in tutto il mondo cadono completamente davanti a un videogioco, che rimangono chiusi in casa, da soli, rischiando di subire forti danni alla vista per gli sforzi ai quali vengono sottoposti gli occhi… Tanti, troppi giovani che prendono questa brutta strada. Strada dalla quale è difficile uscire perché, una volta nel giro, il gioco diventa come una droga: crea dipendenza e noi diventiamo schiavi del gioco stesso.
2. “Non esiste né bene né male, tutti credono di essere nel giusto” (Final Fantasy VIII)
Non esiste bene, non esiste male… Il gioco diventa una brutta riproduzione della vita, un lago nel quale ci specchiamo e ci vediamo diversi da ciò che realmente siamo. Tra realtà e fantastico non esiste più confine, il videogioco diventa una seconda vita nella quale rifugiarsi, menzogna dopo menzogna.
3. “Decisi di restituirgli la pistola… un proiettile alla volta” (Max Payne)
Caso contrario al precedente, la vita reale diventa la brutta copia del videogioco. Il ragazzo metabolizza l’essenza del videogioco, che diventa uno stile di vita. E questo causa anche gli ormai regolari fenomeni di bullismo. Insomma, si passa da un eccesso all’altro.
A questo punto, dopo aver analizzato grazie alle citazioni i tre casi più frequenti in cui i ragazzi possono cadere, tiriamo le somme. Nessuna delle tre soluzioni è accettabile per un ragazzo dato che in tutte rischia di alterare la propria persona. E questo non è affatto buono nell’adolescenza, l’età in cui ci si forma, si assume un’immagine che appunto rischia di essere alterata in senso negativo attraverso. Detto questo la soluzione più immediata, quella che ci permette di ridurre i tempi di attesa e che forse farà più di tutte la differenza è imporre multe ai punti di vendita dei videogiochi che non rispettando le minime età vendono tutto a tutti.
testo buono, molto carino e che dice cose con le quali mi trovo completamente d’accordo……..forse