Ci sono molte differenze tra i videogiochi di qualche anno fa e quelli di oggi: essi possono considerarsi il riflesso della società. E con società non voglio intendere un insieme di persone, bensì la circostanza in cui viviamo, costituita per una buona parte da ideali negativi. I videogiochi, insieme alla televisione e ai vari media, sono elementi che influenzano fortemente gli adolescenti, soprattutto se abituati a giocarci fin da bambini. Rispetto a quelli di qualche anno fa, i videogiochi di oggi hanno come punti di base la violenza, la guerra e temi simili (oltre, naturalmente, a giochi “sportivi”, di calcio etc.); per questo motivo i ragazzi sono molto influenzati, molti cercano di riprodurre nella realtà quello che vedono nei videogiochi e crescono con ideali negativi. Vari studi hanno confermato che la violenza nei mezzi di comunicazione (tra cui i videogiochi) ha un coerente e sostanziale impatto sul comportamento aggressivo durante l’adolescenza. Probabilmente, il fatto che i ragazzi di oggi prendano troppo in considerazione ciò che i media dicono, avviene perché si tende ad omologarsi alla massa e seguire le mode. Poiché i videogiochi di guerra, d’azione e violenza ora vanno di moda, anche chi non è tanto ispirato da questi si fa condizionare spesso, purtroppo, troppo facilmente.
