”I videogiochi sono pericolosi! Creano dipendenza! Rendono il bambino violento e corrompono la sua mente attraverso immagini e contenuti non adatti! Il videogioco è il male! ”

Quante volte abbiamo sentito in tv o , addirittura, da qualche nostro conoscente frasi del genere? Molte volte, ne sono sicura. I mass media si impegnano tantissimo a pubblicizzare un videogioco , prima della sua uscita per aumentarne le vendite ( si calcolano più di decine di migliaia di euro investite dalle compagnie video ludiche per la pubblicizzazione del prodotto) e poi, a distanza di qualche mese, compaiono subito servizi e inchieste sui danni provocati dal videogioco. Poco tempo fa circolava la notizia di un padre che , vedendo i suoi figli appassionarsi ai videogiochi basati sulla guerra, ha deciso di portare i bambini in Israele e Siria, paesi ampiamente danneggiati dagli scontri bellicosi.Il padre ha voluto intraprendere questo viaggio per far capire ai suoi figli che la guerra non è divertente e quindi non lo sono nemmeno i giochi basati su di essa. Ma ragioniamo su questo punto. Tutti criticano la violenza e i temi che trattano i videogiochi, ritenuti sia dannosi che ”ipnotizzanti” per i bambini. Ma perché al bambino piace così tanto giocare ad un titolo pieno di violenza, scene cruente e argomenti abbastanza pesanti? La risposta è semplice : tutto ciò che accade nei giochi è pura fantasia! La guerra, le uccisioni, il sangue, il dolore , è tutto finto! Nessuno si fa male nei videogiochi ed è per questo che i bambini si divertono e prendono alla leggera un tema delicato come quello della guerra. I bambini si divertono a uccidere e picchiarsi fra di loro proprio perché nessuno si fa male fisicamente ed è un modo come un altro per passare il tempo , non per forza da soli, ma anche in squadra col proprio amico per superare le missioni bellicose. E’ davvero sbagliato tutto ciò?

Commenti
  1. federotulo 7 anni ago

    Il testo sembra incompleto, perch

  2. Author
    rossella0 7 anni ago

    Secondo me non c’

  3. maryscalzi 7 anni ago

    Io non sono completamente d

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