Di questi tempi tutti possiedono oggetti tecnologici che permettono di occupare il tempo giocando con videogames. Le nuove generazioni, già in giovanissima età, si dedicano preferibilmente ad attività “virtuali” piuttosto che ai vecchi giochi di corsa con gli amici. Ragazzi e bambini, passando diverse ore davanti ai videogiochi, diventano dipendenti da questi e trascorrono ore ‘ piantati’ davanti ad uno schermo invece di correre all’aria aperta. Questo settore è in espansione e offre una vasta scelta: dai videogiochi educativi, alle gare tra auto, a giochi di fantasia, di guerra e si rivolgono ad un pubblico molto vasto: dai più giovani fino agli adulti.
Alcuni videogiochi sono vietati ai minori di 18 anni poichè rappresentano scene poco educative o troppo violente di guerra, ponendo gli utenti di fronte ad una realtà diversa da quella che vivono tutti i giorni, rischiando che alcuni vengano influenzati e tentati dall’imitazione dei comportamenti dei vari personaggi virtuali, al punto da mettere in pratica le stesse finte violenze nel mondo reale.
Non è per tutti cosi, esiste ancora una buona parte che riesce a ragionare con la propria testa e a non lasciarsi dominare, capendo che quello è solo un modo per svagarsi, che bisogna dedicarvisi senza esagerare, perché questo passatempo non sarà mai preferibile alle altre attività in compagnia.

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