Ispirato alla letteratura cavalleresca:non è un video gioco ma potrebbe diventarlo.La originalissima dedica del libro “Il leone e la terra ribelle” recita: A ME STESSO…e L’AUTORE è DANIELE MILANO, 27 ANNI laurea in storia,maturità liceale e scientifica, giornalista free lance- AFFETTO DA DISTROFIA MUSCOLARE Duchenne, autore che, come capoversi, utilizza citazioni auliche.Un fraseggio fluido e descrizioni, vivide di location per un film sul genere de Il racconto dei racconti…possibile, tra Puglia e Norvegia; personaggi scolpiti e storie di potere.quadri psicologici profondi,bellissime metafore sulla natura ed infine figure femminili tutte positive.Il cavaliere errante protagonista del romanzo è Riccardo…nessuno spoiler sul futuro conte di Acquaviva.Il testo è frutto di ricerche e studi, tanta passione e fantasia, affresco dei tempi(medioevo normanno) narrati, appartenenti ai nostri spazi.Grazie daniele per la lezione di vita

abstract

Normandia,XI secolo Riccardo è il quarto figlio di una famiglia appartenente alla piccola nobiltà normanna, che governa il feudo immaginario di Belgaro. I suoi fratelli sono Umfredo, Tancredi,Roberto e Sibilla al principio della vicenda,i nobile Norberto,insieme a sua moglie Erlev, incarica il monaco Romualdo, proveniente dall’abbazia di Bec, di istruire i tre figli più giovani della coppia. L’incontro del religioso con Riccardo segna l’inizio di una reciproca e profonda amicizia.
Dopo l’improvvisa morte di Norberto di Belgaro, Tancredi,il più arrogante ed ambizioso tra tutti i componenti della sua famiglia, avvelena il suo primogenito ed erede Umfredo, per prenderne il posto come feudatario.
Il protagonista sospetta di tutte queste macchinazioni ordite dai fratelli,e disgustato decide di andare via dalla sua terra.
Le successive vicende lo porteranno nel ducato di Apulia, luogo dove dovrà affrontare il proprio epico destino.

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