Oggi, nel mondo altamente tecnologico in cui viviamo, gran parte della popolazione giovanile è in possesso di almeno una console, un passatempo del tutto recente che, se usato nel modo scorretto, può comportare gravi rischi per il videogiocatore.
Ma questi videogiochi posso davvero causare danni al giovane?
I videogiochi sono un fenomeno recente così come gli studi a riguardo.
Sulle conseguenze dell’esposizione ai videogiochi violenti, oggi il mondo si divide in due: da una parte c’è chi sostiene che questi giochi interferiscano in modo negativo sui giovani che non sarebbero più in grado di distinguere realtà e finzione; dall’altra parte c’è chi sostiene che i videogiocatori sviluppino maggiormente le capacità intellettive e i riflessi.
La mancanza di prove convincenti fa sì dell’esistenza di sole ipotesi a riguardo.
Dai pochi studi effettuati, si constata il fatto che i videogiocatori maggiormente accaniti sono per lo più bambini e ragazzi scarsamente controllati dai genitori.
Molti psicologi sostengono l’ipotesi che questi giocatori “colpiti” da una vera e propria forma di dipendenza da videogiochi potrebbero formarsi una percezione di sé, della società e del mondo in base a quelle che sono le caratteristiche dei videogiochi e non più del mondo reale.
A mio parere abolire i videogiochi sarebbe eccessivo. Ciò che invece ritengo opportuno è la maggiore attenzione da parte dei genitori o di chi per loro acquista questi videogiochi per poi metterli in mano a dei ragazzi che ancora non presentano l’età richiesta dal P.E.G.I.

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