Il dibattito continua : i videogiochi o cio’ che li circonda, hanno realmente a che fare sul nostro comportamento ? Rispondere a questa domanda non è semplice . Prima di ogni cosa bisogna mettere a confronto i lati positivi e quelli negativi del videogiocare . Per quanto riguarda i lati positivi,i videogiochi rendono chi li gioca, almeno per un ora al giorno, immuni all’Ambliopia (sindrome dell’occhio pigro), poichè il nostro occhio è posto ad un continuo allenamento , soprattutto se il videogioco a cui si gioca è uno sparatutto. Inoltre , sono una piccola cura contro la depressione . I lati negativi dell’ambito videoludico si presentano soltanto su alcuni soggetti , perlopiù giovanissimi,che si cimentano in questa realtà alternativa ; i videogiochi nascono proprio da questo : una nuova realtà dove puoi fare cose altrimenti impossibili nella vita di tutti i giorni. Il mondo dei videogiochi non deve essere visto come qualcosa solo ed unicamente violenta , bensì come una storia dove il regista è chi ha in mano il joestick . Il videogioco è inziato ad essere reputato violento in maniera seria dopo il famoso “Columbine massacre” . Durante questo particolare avvenimento due studenti , muniti di armi ed esplosivi, fecero una strage all’interno della loro scuola . La vicenda fece moltissimo scalpore anche perchè i due giovani , nel loro tempo libero giocavano ad un videogioco : “Doom” . Questo gioco , reputato violento da molte persone , si pensa possa essere stato un aggravante psicologico sui due ragazzi . In realtà i giovani avevano ben altri problemi psicologici . Molti altri avvenimenti le quali azioni si susseguono sempre allo stesso modo : un genitore impedisce al figlio di giocare , il bambino picchia il genitore o reagisce in maniera sfrontata nei confronti delle altre persone . Questa particolare situazione è solamente soggettiva in quanto accade solo ad una piccolissima parte dei giovani. Per quanto riguarda le restrizioni sulle vendite , la questione arriva a livelli politici e aziendali in quanto le case produttrici di videogames venderebbero molto di meno se i loro prodotti venissero venduti a una parte della clientela . Le restrizioni sono presenti nelle custodie o addirittura vengono segnalate sul disco stesso con il simbolo “PEGI 18” , questo marchio può essere anche riferito ai minori di 16,12,7,3 anni di età . In Inghilterra i venditori possono ricorrere in sanzioni o multe molto salate , cosa che nel resto d’Europa non accade . La cosa può essere sia negativa che positiva , l’interpretazione della cosa è personale . Quindi , in conclusione, i videogiochi influiscono sulla nostra mente ? Tutto sta nella moderazione e nel saper dosare il tempo speso a videogiocare con quello che usiamo nelle altre attività e soprattutto saper distinguere il nostro mondo con quello virtuale.

Commenti
  1. riccdesiree 7 anni ago

    Ciao i ragazzi di oggi passano praticamente la loro vita davanti ai videogiochi.
    Ma io penso che se dietro ad un videogioco cio

  2. vs98 7 anni ago

    Sono d’accordo con te,i ragazzini d’oggi ormai passano le loro giornate davanti ad uno schermo e con uno joystick tra le mani dimenticando tutto ci

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