Uno dei pericoli più sconosciuti è oggi, come ieri il pericolo del mondo virtuale, i videogiochi. Il rischio di diventare o anche di essere già dipendente è anche oggigiorno un problema sottovalutato. Nonostante che diversi seminari provino a spiegare, insieme ad esperti questo pericolo serio, il numero delle vittime cresce senza limite. Di solito si vedono soltanto il divertimento e la gioia e non la dipendenza o la perdita della vita sociale. Giocare ai videogiochi significa passare ore e ore davanti allo schermo in un mondo irreale. Soprattutto i giochi che sviluppano la violenza vengono spesso criticati. E non hanno per niente un limite di età. Però mi ricordo che alcuni anni fa era più difficile comprare un videogioco senza il permesso di un adulto. Al giorno d’oggi i tempi sono cambiati. Internet non ha bisogno di nessun permesso. Si preme solo il tasto “download” e dopo qualche minuto il gioco non adatto alla tua età è in tuo possesso. Secondo me questa ammissione è spaventosa. Con questo sviluppo negativo cambia anche la vita quotidiana dei ragazzi/delle ragazze che amano giocare online. Diventano sempre più pigri e gli manca l’attività sportiva. Una delle conseguenze è l’obesità. Un’altra è la dipendenza. “Per dipendenza si intende una alterazione del comportamento che da semplice o comune abitudine diventa una ricerca esagerata e patologica del piacere attraverso mezzi o sostanze o comportamenti che sfociano nella condizione patologica. L’individuo dipendente tende a perdere la capacità di un controllo sull’abitudine.” dice Wikipedia. È come l’alcool o la sigaretta. Però non è così conosciuto come queste dipendenze, ma è lo stesso pericolosissimo. È il nostro compito trovare una soluzione per fermare questo sviluppo quasi inarrestabile.
