Il 50% dei ragazzini tra gli 11 e i 14 anni preferisce trascorrere il tempo nella propria stanzetta a navigare su internet, guarda la televisione o giocare con i videogiochi.
La tecnologia allontana i giovani dai genitori e dalla vita in famiglia: la metà di loro preferisce trascorrere il tempo nella propria stanza a navigare su internet, guardare la tv o giocare con i videogiochi.
Emerge appunto dai vari sondaggi che si compiono ogni giorno, che la tecnologia sta producendo una generazione di adolescenti solitari. Mentre un tempo il soggiorno di casa era il fulcro dell’interazione tra i vari membri della famiglia, ora la maggior parte dei ragazzini preferisce restare nella propria stanza e con computer e televisione a comunicare con gli amici via sms o email.
Oggi il 77% degli adolescenti ha una televisione in camera da letto, il 66% ha un lettore DVD o un videoregistratore ed il 25% ha un computer. Il 66% dei ragazzi ha una consolle per videogiochi nella propria stanza alla quale uno su tre gioca sempre da solo. Almeno un giovane su quattro trascorre più di 15 ore alla settimana a giocare al computer. Questa ricchezza dal punto di vista tecnologico ha impoverito la vita famigliare: i tre quinti dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni sostiene che in casa tutti sono liberi di fare quanto più di loro piace, il 53% sostiene che finché vanno bene a scuola posso fare ciò che vogliono ed il 51% dice di preferire di trascorrere il tempo da soli.
Come afferma un’analista di Mintel: “Tanti bambini di oggi sembrano molto più isolati dalla vita familiare” in quanto: “la composizione della famiglia è cambiata notevolmente e ciò è maggiormente evidenziato negli ultimi anni, in cui i bambini possono avere genitori più vecchi, meno fratelli e un maggior numero di essi vive con un solo genitore. Ma questi cambiamenti non devono necessariamente significare che le famiglie trascorrono tempo insieme. Purtroppo sembra che in molti casi la tecnologia abbia preso il posto dell’unità familiare” (Jenny Catlin).
Il numero dei ragazzi con un computer in camera è destinato a crescere, poiché i genitori che ora utilizzano un loro primo computer lo cambieranno con uno nuovo e metteranno quello vecchio nelle stanze dei loro ragazzi.
Il 92% degli adolescenti afferma di avere accesso a internet dal proprio computer, il 70% sostiene di utilizzarlo di più per giocare che per fare i compiti; quattro su 10 mandano e ricevono e-mail regolarmente, mente solo il 15% utilizza le chat.
Il cambiamento più significativo degli ultimi anni è stata tuttavia l’introduzione dei telefoni cellulari: l’80% circa dei ragazzi ne possiede uno, già in piccola età. I cellulari sono una vera e propria fonte di libertà per i giovani, ma delle volte anche una distrazione, soprattutto in ambito scolastico.
Però grazie a questi strumenti i genitori possono mettersi in contatto con i ragazzi e tenerli d’occhio, controllando tutti i loro movimenti e ciò che combinano.
Gli adolescenti di oggi crescono in un periodo di boom economico e finanziario, da genitori spesso divorziati o in famiglie in cui lavorano sia il padre che la madre, hanno avuto sempre più soldi in tasca, più autonomia, più responsabilità di spesa.
In Internet si è sviluppato un modo nuovo di comunicare, un gergo che si diffonde sempre di più; un aspetto da tenere in considerazione è quello della creatività linguistica che trova il suo ambiente espressivo nel linguaggio comune della vita quotidiana e ha modificato il modo di esprimersi conquistando spazio nei vocaboli e nelle enciclopedie.
Le “emoticons” sono state inventate nel 1981, per gioco da Scott a quel tempo il web non esisteva ma il problema di riuscire a comunicare i pensieri ed emozioni era sentito come oggi.
