ormai i grandi classici dei videogiochi sono passati alla storia, ai ragazzi d’oggi interessano le avventure, i simulatori di guerra o di vita, quelli realistici il più possibile dove lotta, guerra e avventura si mescolano creando un complesso violento ma al tempo stesso coinvolgente; oserei dire fin troppo coinvolgente tanto che i ragazzi, magari quelli più fragili, si immedesimano in questi giochi, si nascondono nel mondo virtuale, perchè ritenuto migliore. per evitare tutto questo esiste una classificazione di fasce d’età per i videogiochi, esistono in tutto il mondo, in particolare su tutto il territorio europeo se ne occupa la PEGI (Pan European Game Information), attiva dal 2003. si è fatto un grande passo avanti grazie a queste fondazioni che giudicavano i giochi in base ai contenuti, ed è anche molto azzeccato per evitare problemi di aggressione nei più piccoli, linguaggio scurrile o contenuti traumatizzanti; però perchè nella nostra società ci sono lo stesso ragazzini violenti o che osannano la guerra o che parlano come scaricatori di porto, dando poi la colpa ai videogiochi? perchè anche se vi è questa classificazione, nel caso europeo la PEGI, la colpa sta nei venditori o nei genitori che permettono, o addirittura loro stessi, comprano questi giochi. io non sono contro i giochi violenti, anzi io stesso li compro, essendo maggiorenne so a cosa vado in contro e sono abbastanza maturo da non farmi influenzare, ne sono contro la PEGI che fornisce un ottimo lavoro, ma sono contro quei venditori o genitori che non hanno abbastanza controllo su queste cose. non costa nulla chiedere un documento o un autorizzazione. bisogna accanirsi contro venditori o genitori non sui videogiochi stessi, praticamente innocui; bisognerebbe praticare dei controlli più rigidi sulle vendite di questi prodotti. quindi non bisogna stupirsi se i nostri figli crescono con un insegnamento sbagliato e diverso da quello dato, dopo che noi per primi regaliamo loro videogiochi vietati ai minori che per loro ha un impatto molto forte, soprattutto ai più piccoli.

1 Comment
  1. nicotiri 7 anni ago

    Io non sono maggiorenne, ma comunque non comprerei giochi violenti perch

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