A casa mia sento molto spesso parlare di politica, sia quando mi fermo a guardare un telegiornale che quando ascolto i miei genitori discutere sulle riforme della scuola o sulla legge delle unioni civili.
Fino a qualche tempo fa non ci capivo nulla: ogni informazione mi sembrava aramaico antico, e non riuscivo a comprendere nemmeno le cose più semplici. Ora le cose sono un po’ cambiate. Certo, non conosco ogni meccanismo che muove lo Stato, ma diciamo che, più o meno, conosco alcuni dei passaggi importanti del grosso lavoro che porta l’Italia ad essere quella che è.
Le mie idee sui politici non sono del tutto chiare: sì, ci sono, ma a volte sono contraddittorie, piene di influenze esterne; niente di completamente personale e definito, insomma.
Non conosco nessuna legge nello specifico, e so che non è niente di positivo perché domani toccherà a me e ai miei coetanei guidare lo Stato, ma vedo ancora la politica come qualcosa di troppo astratto e lontano. Non riesco a toccarla con mano o a vederla tutta limpida davanti agli occhi; qualche progresso c’è stato dentro di me, sì, ma piccole cose.

Commenti
  1. mikyreporter 7 anni ago

    Mi piace moltissimo lo stile con cui hai descritto la situazione e la tua considerazione sui fatti. Sono d’ accordo con te e ritengo che questo concorso sia una ottima possibilit

  2. ricanews 7 anni ago

    Hai trattato molto bene questo temo, sviluppando anche un punto di vista personale. Effettivamente non

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