La speranza è l’ultima a morire.

“All’inizio siamo navi inaffondabili. Poi ci succedono delle cose: ci perdiamo, ci facciamo male. E lo scafo comincia a creparsi. Ma una volta che lo scafo va in pezzi, la luce entra ed esce, ed è solo in quei momenti che vediamo davvero noi stessi, e gli altri.”
Adoro questa citazione e condivido il concetto che esprime. Tutti noi inizialmente siamo persone forti, fin quando non accade qualcosa di profondo tale da plasmare il nostro carattere e il nostro modo di affrontare le cose. Spesso gli avvenimenti che ci cambiano sono del tutto inaspettati e lasciano con l’amaro in bocca, ci investono e non riusciamo ad alzare mura per difenderci dal male che arriva. Dunque cambia drasticamente il modo di concepire le cose, cominciamo a vedere il bicchiere sempre meno pieno, fino a vederlo completamente vuoto. Perdiamo la positività e smettiamo di credere nelle cose a cui precedentemente ci aggrappavamo per andare avanti.
Io credo che spesso la nostra positività tende ad affievolirsi davanti agli inconvenienti della vita, davanti a cose che solo con le nostre forze non siamo in grado di affrontare; nonostante ciò, sono fortemente convinta del fatto che la positività che c’è in ognuno di noi non muore mai del tutto. Resta nascosta in un angolo nei momenti bui, quasi come se giocasse a nascondino, e aspetta solo di uscire fuori quando siamo pronti a rialzarci da una brutta caduta. E’ proprio la positività nascosta in tutti noi che ci permette, inconsciamente, di andare avanti e non arrenderci alle prime difficoltà. Dunque credo che la positività non debba mai venire a mancare in una persona, poiché ci permette di essere più forti di qualsiasi avversità: ci sussurra di non mollare, di combattere e di tornare a sorridere a testa alta, mettendo da parte le cose brutte che ci accadono.
Come si suol dire, “la speranza è l’ultima a morire.”
Credo che speranza e positività siano strettamente legate: la speranza ci invoglia a vivere, la positività al vivere al meglio i nostri giorni.