Al giorno d’oggi è molto difficile essere ottimisti e pensare positivo; la maggior parte delle notizie e degli avvenimenti ci dice il contrario, ovvero che tutto sta andando male, basta pensare alla crisi economica, che da sola è in grado di arrestare la crescita e l’ottimismo di un’intera nazione.
Ma non è solo la crisi ad influire sul nostro ottimismo: ci sono molti fattori tra loro collegati che influenzano il nostro modo di pensare. Inoltre il fatto di essere ottimisti dovrebbe derivare direttamente dall’essere felici, cosa a volte molto difficile da ottenere.
Certo, in svariate situazioni, soprattutto quando le cose non vanno come vorremmo, ci risulta difficile se non impossibile pensare positivo.
Proprio come ci suggerisce il grande filosofo greco Epicuro, dovremmo pensare che prima o poi i brutti momenti passano, è solo una questione di tempo, e che il semplice fatto di essere proiettati nel futuro ci aiuta a superare i momenti più bui.
Questo dimostra che il nostro agire deve essere subordinato alla ragione che ci deve guidare sempre.
Nel caso particolare dell’Italia, secondo il mio parere, i politici dovrebbero elaborare e poi attuare un programma più concreto ed efficace che vada a migliorare, per esempio, il sistema dei trasporti, delle infrastrutture, e vada a semplificare la burocrazia, elementi necessari per un paese efficiente e ben strutturato.
Per quanto riguarda il sistema politico, è assolutamente indispensabile che si riesca a realizzare una legge in tempi ragionevoli; vediamo anche in questi giorni che per redigere una legge non è stato sufficiente averne discusso per anni e tutt’ora il risultato finale rappresenta un’incognita.
Le istituzioni, invece di evitare i problemi, dovrebbero impegnarsi ad affrontarli ed a risolverli tenendo conto dei valori fondamentali della vita.
Inoltre, proprio in questo periodo si terrà l’EXPO di Milano, un’esposizione di importanza mondiale che attraverso un grande flusso di operatori porterà importanti vantaggi al nostro paese e a tutto il mondo. Se gli intellettuali e i giornalisti italiani elogiassero ogni più piccolo progresso e ogni singolo miglioramento, dimostrerebbero di avere una predisposizione al pensare positivo e questo si trasmetterebbe a tutti i cittadini creando un modo di pensare costruttivo.
Ciò sarebbe un grande passo verso l’abolizione di una mentalità che dà la precedenza al proprio interesse e non a quello generale.
Dovremmo, inoltre, imparare a vedere il bicchiere mezzo pieno, anziché mezzo vuoto, vivere al meglio ogni momento della vita senza pensare agli elementi negativi che ci rattristano ed apprezzare anche le cose più semplici come un sorriso o un saluto.
Gli uomini di fronte all’esistenza quotidiana si facciano guidare dalla ragione, sostenuti dai valori fondamentali della vita, senza rinunciare ad una concezione religiosa del vivere.
Infine, credo che solo in questo modo riusciremo a pensare positivamente e ad essere anche felici.
