Se avessi un dollaro a mia disposizione, e potrei scegliere a chi donarlo, conoscendomi, non esiterei a darlo a quella percentuale di persone povere. Perché non lo darei a quei super-miliardari? Beh, intanto la risposta è già nella domanda, sono miliardari, non gli serve il mio dollaro, ma magari, potrei pensare che investendo i loro soldi, compreso il mio dollaro, essi potrebbero dare lavoro e aiutare quella parte di popolazione povera. So anche che almeno un 50% di quei “ricconi” non aiuterebbero i bisognosi, poiché spesso non ci si accontenta mai degli averi che si possiede e si tende a desiderarne sempre di più, e di questi tempi o forse da sempre, non si è neanche così altruisti. Probabilmente, un super-miliardario di quelli, farebbe una bella differenza a confronto col mio dollaro. Il lavoro è praticamente tutto. Io non ho la possibilità di dare un lavoro a nessuno, d’altronde faccio ancora il liceo, ma con questo, non voglio assolutamente dire che non sono cose che io non possa fare. Mi spiego meglio: sicuramente non potrei dare il meglio a quelle persone, ma posso, comunque, fare la mia parte. Tutti possiamo essere d’aiuto, con poco, ma bisogna farlo. Intanto potremmo iniziare con chi ci è più vicino, tutti noi ne conosciamo almeno qualcuno. Io dico che noi adolescenti possiamo essere d’aiuto. Quei miliardari saranno anche ricchi in materia, ma noi siamo ricchi di spirito, di giovinezza, di speranza. Iniziamo da qui.

Ciao aliceca00 dalla redazione Cervelli in fuga!
Mi piace molto il tuo articolo e sono d’accordo con te su tutto ci
Ciao dalla redazione Menti in azione,
l’articolo