La scelta di donare del denaro ad una persona in difficoltà o ad un miliardario, penso che per la maggior parte delle persone rappresenti una scelta scontata. Per la minor parte invece, ritengo sia una decisione molto più difficile: la principale differenza tra questi due schieramenti risieda, nella capacità o meno di affermare un proprio concetto di moralismo. Non credo sia necessario spiegare come sia composta la società di oggi, e quindi come la massa segua dei moralismi in cui magari neanche si rispecchia. Le idee comuni sono ormai le principali direttrici della società: dal seguire un’idea comune si è passati all’affermarsi come anti-conformisti poiché la nuova “moda” è stata proprio questa. Ho voluto fare questa breve parentesi in quanto, come risposta alla domanda, io deciderei di donare del denaro ad un miliardario, non per recitare la parte dell’anti-conformista, ma semplicemente perché reputo migliore investire del denaro in un progetto, che si potrebbe definire, a lungo-termine. Ovviamente questa mia scelta si fonderebbe esclusivamente su una base solida, ovvero un miliardario disposto ad investire almeno il 10% o il 20% del suo capitale. Solo con dei requisiti di questo genere, si potrebbe aiutare realmente chi è in difficoltà: investire anche solo il 10% di un capitale pari ad un miliardo di euro o dollari che siano, permetterebbe di aiutare un gruppo più esteso di persone in difficoltà, rispetto alla donazione di un tot di denaro alle singole famiglie. Non si deve tralasciare nemmeno la considerazione che donare una somma di denaro ad una famiglia, apporterebbe un aiuto esclusivamente temporaneo, rispetto magari, all’apertura di nuovi centri di lavoro per i disoccupati, che permetterebbero di aiutare questa famiglie anche nel loro futuro.
Alessandro Zamponi
