Dal ‘900 ad oggi la popolazione mondiale è cresciuta a dismisura fino a raggiungere sette miliardi di persone. Più della metà della popolazione è poverissima e vive in condizioni di vita disumane, alcuni, invece, hanno osato, investendo nei settori più fruttuosi arricchendosi e raggiungendo capitali di miliardi di dollari. Tra questi super ricchi, 62 posseggono gli stessi soldi di metà della popolazione mondiale che vive nella totale povertà. Se decidessi di donare un dollaro, da solo non cambierei nulla, ma se fossero milioni lepersone disposte a fare lo stesso potrebbe fare la differenza. Io donerei quel dollaro alla parte più povera della popolazione, finanziando organizzazioni non a scopo di lucro che aiutano i più bisognosi. Molte persone, tra cui anche il premio Nobel dell’economia Angus Deaton, ritengono che in realtà i soldi devoluti ad associazioni per persone in difficoltà finiscono nelle tasche dei proprietari delle associazioni e chi deve essere aiutato non riceve niente. Mi sembrerebbe stupido arricchire qualcuno già ricco, senza una garanzia concreta che aiuti chi ne ha veramente bisogno. Chi ascolta quotidianamente i notiziari, sa perfettamente che le grandi aziende investono nei paesi più poveri con l’unico fine di ridurre i costi di produzione. Lo sfruttamento non è una soluzione alla povertà. Molti tra gli ultra miliardari donano costantemente milioni di dollari per combattere la povertà nei paesi meno sviluppati e ne è un grande esempio Bill Gates. Preferisco seguire quest’ultimo, come fa già moltissima gente, e donare un dollaro per aiutare i volontari che si dedicano ogni giorno ai più bisognosi, piuttosto che arricchire dei super ricchi che non hanno interesse a combattere questa grave piaga.

1 Comment
  1. hanaa 7 anni ago

    Ciao soficanig98!
    La tua considerazione finale fa molto riflettere, come hai detto tu, molte organizzazioni che dicono di aiutare i pi

Lascia un commento

CONTATTACI

Hai una domanda? inviaci una e-mail e ti risponderemo al più presto.

    Il Quotidiano in Classe è un'idea di Osservatorio Permanente Giovani-Editori © 2012-2023 osservatorionline.it

    Effettua il login

    o    

    Hai dimenticato i tuoi dati?

    Crea Account