La domanda espressa dalla traccia di oggi è molto significativa, fa riflettere a primo impatto, è per questo che l’ho scelta. Una domanda semplice che tratta di un argomento che semplice non è. Poche parole a cui non ne basterebbero migliaia per rispondere.
Povertà, che cos’è la povertà? Io credo che la povertà sia la cosa che oggigiorno più attanaglia la popolazione. E’ una piaga, una ferita aperta e dolorante nella società. Leggendo le parole della traccia,-sarò sincera-, ho subito pensato alle persone che si incontrano per strada e chiedono l’elemosina. Perché, puntualmente, mi sale il magone alla gola. Penso alla monetina che pochi mettono nelle mani di chi ha veramente tanto bisogno.
Penso alla persona che protende la mano, a come debba sentirsi vedendosi privato della sua dignità. Perché penso che anche se non dovrebbe essere così, la povertà annulla la dignità di una persona. E se una persona perde la propria dignità, perde sé stesso.
Penso a tutte le persone che hanno perso sé stesse.
Penso alla famiglia di queste persone, alle difficoltà per tirare avanti.
Penso ai figli di queste persone che non hanno da mangiare e che apprezzano un pezzo di pane più di qualsiasi Iphone o gioiello.
Penso alla voglia di vivere che svanisce mentre il suo posto viene preso dal folle pensiero del suicidio, visto come la salvezza alla sofferenza massacrante dell’aver perso tutto.
Penso al coraggio di queste persone che continuano, nonostante tutto, ad andare avanti, e prego perché la voglia di vivere non manchi mai in loro e perché le persone più fortunate condividano la loro fortuna con chi la fortuna sembra averla persa.
Spesso commettiamo l’errore di non riflettere su tematiche così importanti: penso che invece di girare la faccia, di essere indifferenti, ognuno di noi deve fare qualcosa, seppure un piccolo gesto. Tante gocce formano un oceano, se mai iniziamo a dare un aiuto, mai riusciremo a risanare la ferita. Io penso dunque che se avessi un dollaro da donare, ovviamente finirebbe nel cappello di uno dei tanti che hanno perso tutto. Non credo questo sia un gesto stupido, anzi, il contrario: è un piccolo, piccolissimo aiuto che però può ridare speranza a chi l’ha persa. Significa protendere loro un filo sottilissimo, a cui decideranno se aggrapparsi o meno. Fatto sta che l’argomento fa venire le lacrime agli occhi, se pensiamo a quanta ricchezza c’è in giro e al dislivello economico presente nel mondo. Non ci resta che sperare in tempi migliori e, nel nostro piccolo, pregare che anche alle persone meno fortunate di noi spetti un futuro migliore. Un piccolo gesto per noi, può significare tanto per altri. Ignorare questa realtà è la cosa più codarda e meschina che si possa fare: essere costretti a vivere determinate situazioni non è una bella cosa, e di certo le persone che sono dentro questa sofferenza non hanno scelto questo destino. Nessuno mai vorrebbe una cosa del genere. A nessuno, anzi, spetta una vita del genere, perché non è vita.

Commenti
  1. diste 7 anni ago

    Ciao giovcol24 dalla redazione I Carbo…Idrati!
    Devo dire che il tuo articolo mi

  2. giadinca 7 anni ago

    Ciao dalla redazione I Carbo..Idrati!
    Complimenti..hai fatto proprio un bel lavoro! Il tuo articolo

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